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Le “cose da strega” di Coppelia Theatre vincono BUGS

27 Maggio 2021

Il progetto digitale di teatro ragazzi Witchy Things (Cose da strega). A multimedia tale di Coppelia Theatre è il vincitore del bando BUGS. Habitat Digitali, promosso da cinque residenze artistiche della Toscana (Officine della Cultura, KanterStrasse, Officine Papage, Pilar Ternera, Straligut Teatro).

Un’iniziativa dedicata alla realizzazione e al sostegno, attraverso un percorso di residenze ibride, di un’opera teatrale pensata appositamente per il digitale e rivolta a un pubblico di giovani e giovanissimi. Witchy Things, scelto tra i cinque finalisti a loro volta selezionati tra oltre 70 proposte da tutta Italia, affronta il tema della costruzione dell’identità personale tra reale e virtuale in età evolutiva. Il debutto a ottobre 2021 al 6° Festival dello Spettatore.

Coppelia Theatre, compagnia con sede a San Casciano dei Bagni (SI), ha presentato un progetto coinvolgente, divertente e poetico, affrontando temi scottanti come gender swapping (la scelta di presentarsi virtualmente con un sesso che non è il proprio), cyberbulling (la violenza verbale e psicologica online) il personal branding (la creazione di un avatar che può portare al distacco con il sé reale).

Queste tematiche assumono oggi una rilevanza fondamentale. Il periodo di lockdown ha accelerato il processo di proiezione, già in atto, di relazioni, interazioni, legami sul territorio digitale, fluido e immateriale. È un processo che ormai comincia fin dalla primissima infanzia, al punto che la cyber-interazione assume un ruolo cardine nella costruzione dell’identità. La domanda fondamentale della crescita – “Chi sono io?” – diventa ancora più complessa da affrontare.

Coppelia Theatre: la compagnia

Coppelia Theatre è attiva dal 2010 ed è composta dall’art director e puppet maker Ylenia Biffi, dalla drammaturga e performer Mariasole Brusa e dal musicista compositore Stefano Bechini. Gli artisti coniugano le tecniche tradizionali del teatro di figura alla moderna sperimentazione ingegneristica, con un’indagine al confine tra poesia e tecnologia, arte e scienza.

Witchy Things è appositamente progettato per la fruizione online, con l’obiettivo di ibridare teatro di animazione e cinema d’animazione. La narrazione nasce dal libro Turchina, la strega di Mariasole Brusa, tradotto in quattro lingue (inglese, coreano, spagnolo, catalano). Il volume è vincitore del concorso letterario internazionale Narrare la parità. Un Premio per l’Europa 2019 ed è inserito dalla Internationale Jugendbibliothek di Monaco nella lista dei White Ravens, tra i 200 libri per bambini più importanti del 2020. Il primo studio dello spettacolo è stato finalista al Premio Scenario Infanzia 2020.

Gli strumenti universali della fiaba e della metafora permettono di approcciarsi al tema mantenendo un distanziamento che permette la semplificazione dei concetti. E, al contempo, la presenza di elementi fortemente contemporanei favorisce l’immedesimazione. Personaggi classici, legati a una rappresentazione precisa e convenzionale, si ribellano all’immaginario stesso a cui appartengono e alla propria “immagine virtuale”. E lottano per affermare la propria volontà e realizzare il proprio, personalissimo modo di essere sé stessi.