tomba dei leopardi tarquinia cucina degli etruschi

Cibo e archeologia: la cucina degli Etruschi in un libro

23 Maggio 2022

La cucina degli Etruschi in un libro. È uscito per Intermedia Edizioni il volume A tavola con Tanaquilla, Velia, Larthia e le altre. La cultura etrusca attraverso i cibi di Sandra Ianni, sociologa, sommelier ed esperta in cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche.

Alla luce del particolare ruolo che la donna rivestiva nella società etrusca, l’opera è dedicata alle donne aristocratiche le cui gesta sono giunte fino a noi, immaginandole come ipotetiche commensali di un banchetto che è possibile allestire seguendo le indicazioni di una proposta di ricettario filologicamente coerente.

Cibo e archeologia, alimentazione e storia costituiscono interessanti connubi che danno vita a un settore della ricerca scientifica e storica sempre più avvincente. L’utilizzo di metodiche sofisticate consente di indagare residui animali e vegetali, addirittura anche pollini, per far luce sulla gastronomia etrusca.

La cucina costituisce la cultura materiale di un popolo. E, a differenza dell’alimentazione, non si ferma al solo soddisfacimento di un bisogno primario. La gastronomia sottintende fondamentali pratiche di socializzazione: il momento conviviale sancisce, da sempre, gli accordi economici, matrimoniali, rituali e sociali.

cucina degli etruschi sandra ianni

La cucina degli Etruschi: le ricette

Il volume contiene, oltre a una cronologia della civiltà etrusca e un elenco dei musei dedicati a questo popolo, anche un interessante ricettario, ricostruito sulla base filologica della documentazione disponibile e calibrato sul gusto attuale. È quindi possibile conoscere da vicino piatti e bevande che deliziavano i banchetti dei nobili etruschi, ma anche cimentarsi con la preparazione di tali piatti.

Ecco allora come si preparava e si può ancora oggi preparare il vino resinato, la bevanda alle corniole o il vino aromatizzato. Tra i primi piatti andavano forte la polenta di farro, il pane azzimo alla lavanda selvatica, il pane con la farina di ghianda o con le olive, il pane ai fichi, i biscotti salti al papavero. Gli Etruschi erano anche specialisti nella preparazione della carne: tra i piatti più ricorrenti e apprezzati il maialino al coriandolo, il petto d’anatra alle olive, il cinghiale con le rape, i fegatini di maiale nella rete, il fegato di agnello marinato, l’agnello arrosto.

Anche il pesce abbondava sulle tavole delle famiglie nobili, trattandosi di un popolo di provetti navigatori. Si preparava e si gustavano con frequenza pesce in marinata, tonno alla griglia con salsa aromatica, sgombri alla ruta, calamari con ceci e castagne, brustico (luccio abbrustolito). La loro dieta, così come quella di molti popoli dell’antichità italica, era inoltre ricca di legumi. Si mangiavano spesso e volentieri zuppe di lenticchie e castagne, cardi con lenticchie, fagioli con l’occhio alla salsa di alici, zuppa di ceci, insalata di fave all’elicriso, polentina di piselli. C’erano poi i tanti modi con i quali cucinavano le uova. Si andava dalla frittata con fiori di asfodelo, a quella con germogli di vitalba, ma gli Etruschi erano anche ghiotti di uova in salsa di pinoli.

sandra ianni cucina degli etruschi

L’autrice Sandra Ianni

Sandra Ianni, sociologa, sommelier, esperta in cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche, collabora alla redazione di guide e riviste di settore. Si occupa di gastronomia storica e svolge attività di relatrice per Slow Food e per Epulae – Accademia enogastronomica internazionale. Nel 2008 ha ideato la manifestazione Laghidivini, festival dei vini prodotti sulle sponde dei laghi italiani, che si tiene annualmente sul Lago di Bracciano (RM).

Nel 2018 ha pubblicato il libro sulla gastronomia e sulla cosmesi rinascimentale Alla corte di donna Isabella de’ Medici Orsini. Racconti e ricette (Youcanprint) e ha dato vita al suo blog Sandraianni.it. Nel 2021 ha pubblicato Fame di fiori. Nutrirsi di bellezza, un libro di curiosità e ricette sui fiori commestibili, mentre nel gennaio 2022 è uscito il saggio: Ippo crasso. Storia di un vino speziato.

Foto in alto: Tomba dei Leopardi, Tarquinia (VT) via Wikipedia pubblico dominio
Foto dell’autrice fornita da Intermedia Edizioni