
“Ferine Creature”, centauri e fauni in mostra a Modena
data: dal 18 aprile al 29 giugno 2025
luogo: La Galleria BPER Banca (Via Scudari 9), Modena
orario: venerdì 14.00-19.00 / sabato-domenica 10.00-19.00
Ferine Creature. Centauri, fauni, miti nell’opera di Jules Van Biesbroeck e nell’immaginario moderno è la mostra visitabile a Modena, presso La Galleria BPER Banca, dal 18 aprile al 29 giugno 2025. Un percorso per immagini che parte dal centauro per addentrarsi nel cuore della mitologia occidentale. Un continuo gioco tra simbolismo e riflessioni contemporanee sulla condizione umana.
A cura di Luciano Rivi e con il patrocinio del Comune di Modena, la mostra punta i riflettori sull’opera di Jules Van Biesbroeck (1873-1965), scultore e pittore belga. Di lui la corporate collection del Gruppo BPER custodisce un nucleo di 39 opere tra dipinti, disegni e sculture. Il progetto espositivo approfondisce la vena simbolista dell’artista. Ma anche la sua capacità di trattare i temi legati alla psiche umana e alle sue pulsioni più profonde attraverso il prisma del mito.
Il percorso di mostra abbraccia un periodo storico che si estende dal XVI e dal XVII secolo fino a oggi. Include opere di pittura, scultura, grafica d’arte, ma anche letteratura, pubblicità e illustrazione. Cuore pulsante dell’esposizione è la figura del centauro, protagonista del dipinto Centauro che uccide un cervo di Jules Van Biesbroeck (1918 circa).
L’opera, che trae ispirazione da una lirica di Gabriele D’Annunzio della raccolta Alcyone (1903), raffigura un centauro sollevare in trionfo le corna di un cervo appena catturato in un rimando diretto alla doppia natura dell’essere umano. Il centauro, nel suo essere un ibrido con corpo a metà tra un cavallo e un uomo, simboleggia il costante conflitto tra l’istintualità e il vitalismo animale e la razionalità che tende a dominare e regolare le pulsioni.
Ferine Creature: il percorso espositivo
L’esposizione si snoda attraverso tre sezioni principali. Queste permettono di esplorare diverse dimensioni del mito e del simbolismo. Si parte dall’opera di Jules Van Biesbroeck, per poi allargarsi ad altri artisti del contesto europeo. Esse sono: Van Biesbroeck simbolista: figure e paesaggi del mito; La visione panica della natura e il centauro nel Simbolismo tra Otto e Novecento; Una figura archetipica dal repertorio mitologico: il centauro nei secoli.
A partire dal tema del centauro, l’esposizione ripercorre l’immaginario artistico e letterario dal XVI al XXI secolo. Offre riflessioni sulla natura umana attraverso soggetti a tema mitologico che trovano risonanza anche nella contemporaneità. Questo equilibrio misterioso tra uomo e animale costituisce un campo di indagine costante per l’umanità. Esso attraversa riflessioni valide tutt’oggi. Basti pensare alla molteplicità del sé, alla tensione tra pulsioni individuali e necessità collettive, al conflitto tra natura e cultura, tra istinto e razionalità.
La mostra invita il pubblico a riflettere su alcuni nodi fondamentali della condizione umana quali la molteplicità del sé e il conflitto tra istinto e razionalità, esplorando il dialogo tra natura e cultura e tra pulsioni individuali e legami sociali. La figura del centauro spinge a confrontarsi con la propria parte più istintiva, ma anche a prendere coscienza del costante tentativo di razionalizzare e disciplinare le proprie emozioni, che è caratteristico dell’essere umano.
Foto fornite da Ufficio Stampa PCM Studio di Paola C. Manfredi