
“Heart Earth”, a Milano la mostra di Zeroottouno
data: dall'8 settembre all'8 ottobre 2022
luogo: Fabbrica Eos Art Gallery (Viale Pasubio, angolo Via Bonnet), Milano
orario: martedì-venerdì 11.00-13.00 - 15.30-18-30 / sabato su appuntamento
Zeroottouno è un duo creativo di origini calabresi composto da Davide Negro (1985) e Giuseppe Guerrisi (1984). Le loro opere sono esposte a Milano presso la galleria Fabbrica Eos (sede di Viale Pasubio) nella mostra Heart Earth, visitabile dall’8 settembre all’8 ottobre 2022.
Il percorso espositivo comprende una quindicina di opere, alcune delle quali realizzate appositamente per la mostra. Lavori in cui interagiscono materia primigenia proveniente dalla terra ed elementi – segni di luce, di neon, di vetro – che danno forma ad una sorta di compenetrazione tra materiale e immateriale o, come affermava Hegel, a “ombre sensibili”. L’esposizione è realizzata in collaborazione con la Fondazione Rocco Guglielmo
Scrive il curatore Alberto Mattia Martini: “Nelle opere di Zeroottouno la natura non solo è soggetto della rappresentazione artistica, ma è coinvolta come parte attiva: forza creatrice e interagente con chiunque voglia sintonizzarsi con essa e con il proprio cuore. Zeroottouno, fin dagli esordi, esplora le relazioni tra uomo e ambiente, guardando all’elemento naturale come protagonista imprescindibile e determinante della propria indagine. La natura, nonostante la deturpazione egoistica subita dall’uomo, non porta rancore, tantomeno cerca vendetta. Ma anzi esprime tutto il proprio altruismo, desiderando e auspicando una comunicazione finalmente reale e leale, nonché di scambio intimante spirituale“.

Zeroottouno, “Anima Mundi” / Foto da Ufficio Stampa CSArt Comunicazione per l’Arte – Chiara Serri
Le opere di Zeroottouno
Per gli spazi di Fabbrica Eos, il duo artistico Zeroottouno realizza, tra le altre, l’installazione ambientale 432hz. In essa l’elemento naturale assorbe il circostante, in un dialogo amplificato dalla presenza attiva del pubblico. Un ampio manto verde, costituito da erba naturale, vibra seguendo le onde alla frequenza di 432 hertz, utilizzata fino al 1939, quando si decise di fissare l’accordatura della nota LA a 440 hertz.
Non un nostalgico ritorno al passato, ma il tentativo e l’invito a riconnettersi con la frequenza che probabilmente meglio si armonizza con quella del vivente. E quindi anche con il battito cardiaco. Una sincronizzazione emozionale ma anche cerebrale, che ci invita a riflettere sullo scambio potenzialmente infinito tra terra e cuore, che appunto nella lingua anglosassone differiscono solamente per il posizionamento della lettera “h”.
Esposta infine Anima mundi, una scultura-installazione composta da un grande tronco d’ulivo, sezionato e trafitto nell’anima da una fulgente lama di luce di neon blu. Afferma Martini: “Mater natura anima mundi: a chi o cosa risponde la vita, a quale legge? A quale mistero l’uomo deve credere per poter vivere? La natura è l’anima del mondo e quindi dell’umanità. Il cuore dell’uomo è nella terra e la terra è il cuore della vita umana, senza questo accordo armonico il nostro petto smetterebbe di pulsare“.
Foto fornite da Ufficio Stampa CSArt Comunicazione per l’Arte – Chiara Serri

Zeroottouno, “Graft #2” / Foto da Ufficio Stampa CSArt Comunicazione per l’Arte – Chiara Serri