Opere scelte di Mario Schifano in mostra a Terni
data: dal 17 dicembre 2022 al 19 febbraio 2023
luogo: CAOS (Viale Campofregoso 98), Terni
orario: giovedì-domenica 10.00-13.00 / 16.00-19.00
Il CAOS – Centro Arti Opificio Siri di Terni ospita dal 17 dicembre 2022 al 19 febbraio 2023 la mostra Mario Schifano. In privato, a cura di Pasquale Fameli e Chiara Ronchini.
La fama di Mario Schifano (1934-1998) è tale da rendere superflua qualsiasi forma di presentazione. L’idea di realizzare una mostra dedicata al grande esponente della pop art romana, legato alla Scuola di Piazza del Popolo, nasce dalla volontà di celebrare una grande artista attraverso le opere presenti sul territorio della città umbra.
La cosiddetta “conca ternana”, infatti, è considerata infatti una delle aree della regione più ricche e ricettive sul piano del collezionismo privato. La mostra intende quindi offrire al pubblico la possibilità di vedere opere poco note o mai esposte. In esposizione nella Project Room Sala Ronchini un selezionato numero di opere, realizzate tutte tra gli anni Sessanta e Settanta, scelte in base alla qualità e al carattere esemplificativo delle ricerche svolte dall’artista attorno ai temi del Monocromo, del Paesaggio anemico e del Futurismo rivisitato.
Un percorso essenziale, costruito anche grazie allo sguardo di coloro i quali, incrociando conoscenza e passione, hanno saputo scegliere alcuni tra i migliori esiti di questo iconico artista.
Mario Schifano: l’artista
Insieme a Franco Angeli e Tano Festa, Mario Schifano rappresentò un punto fondamentale della pop art italiana ed europea. Perfettamente inserito nel panorama culturale internazionale degli anni Sessanta, era reputato un artista prolifico, esuberante e amante della mondanità. L’abitudine alle droghe che durò per tutta la sua vita gli valse l’etichetta di artista maledetto.
Appassionato studioso di nuove tecniche pittoriche, fu tra i primi ad usare il computer per creare opere. Riuscì a elaborare immagini dal computer e a riportarle su tele emulsionate (definite “tele computerizzate“). La prolificità di Schifano e l’apparente semplicità delle sue opere hanno portato alla diffusione di un grande numero di falsi, soprattutto dopo la sua scomparsa.
Foto da Caos.museum
