di roccia, fuochi e avventure sotterranee

Di roccia, fuochi e avventure sotterranee al MAXXI


data: dal 22 settembre al 14 novembre 2021

luogo: MAXXI (Via Guido Reni 4), Roma

orario: martedì-domenica 11.00-19.00

Di roccia, fuochi e avventure sotterranee è la mostra al MAXXI di Roma che racconta le meraviglie delle viscere della Terra e la nascita di grandi infrastrutture attraverso lo sguardo di cinque fotografi tra i più interessanti della scena italiana attuale: Fabio Barile, Andrea Botto, Marina Caneve, Alessandro Imbriaco, Francesco Neri.

Visitabile dal 22 settembre al 14 novembre 2021 nello Spazio Extra, l’esposizione presenta scatti realizzati in tre diversi continenti. Da Oslo ad Atene, da Hanoi alla baia di Sydney, tra spettacolari esplosioni, tunnel sottomarini, scavi e grandi cantieri metropolitani. Un progetto nato dall’incarico di fotografare e documentare la nascita di altrettante grandi opere infrastrutturali in tutto il mondo.

In mostra 120 immagini realizzate tra il 2019 e il 2020 in cinque cantieri tra Europa, Asia e Oceania. Di roccia, fuochi e avventure sotterranee, a cura di Alessandro Dandini de Sylva, è organizzata in collaborazione con Ghella, la più antica azienda italiana di grandi infrastrutture nata nel 1867. Un’impresa specializzata in scavi in sotterraneo, da quello della Transiberiana nel 1898 ai tunnel della metropolitana di Sydney che corrono sotto la baia.

© Alessandro Imbriaco, Sydney Metro City and SouthWest Crows Nest-Waterloo Section, 2020, courtesy Ghella

Di roccia, fuochi e avventure sotterranee: la mostra

Nel percorso, introdotto dalle immagini storiche di Ghella, vedute di città e cantieri si alternano a reperti archeologici, carotaggi, spettacolari esplosioni, macchinari, paesaggi, foreste, formazioni rocciose. Dimensioni, struttura e fisicità di spazi, macchinari e materiali da escavazione restituiscono la complessità dell’infrastruttura e la sua natura di organismo in continuo divenire.

Il lavoro di Fabio Barile sul tunnel ferroviario che collegherà Oslo a Ski, giustappone immagini di intricati sistemi naturali e artificiali: foreste di conifere, scorci di cantiere e nuove urbanizzazioni. Le fotografie di Andrea Botto, nella galleria che unirà Italia e Austria sotto il passo del Brennero, documentano l’attività del cantiere culminanti con la spettacolare esplosione del fronte di scavo. Le immagini di Marina Caneve della linea metropolitana che collegherà l’aeroporto di Atene al porto del Pireo, si interrogano sul rapporto tra città, progettazione contemporanea e memoria storica.

Quindi, le foto di Alessandro Imbriaco ritraggono dettagli ripresi all’interno delle talpe meccaniche utilizzate per i tunnel di Sydney, evocano atmosfere riconducibili all’esplorazione spaziale. Infine, la sequenza di Francesco Neri della prima metropolitana sotterranea di Hanoi taglia visivamente la città. E restituisce il cantiere come una zona di conflitto e sfida agli ambienti caotici, imprevisti ed organici della città.

Le campagne fotografiche commissionate da Ghella si inseriscono in una storica tradizione di documentazione di grandi progetti di ingegneria. Costituiscono una serie di esplorazioni creative della costruzione di tunnel. I cinque artisti oppongono alla voracità della società visiva contemporanea un rallentamento dello sguardo. Nonché un ritorno alle tecniche fotografiche tradizionali e una riflessione sul fare l’immagine per reimparare e rieducare a vedere.

Foto in alto © Andrea Botto, Brenner Base Tunnel Verona-Innsbruck
High-Speed Railway, 2019-2020, courtesy Ghella
Immagini fornite da Ufficio Stampa MAXXI

Di roccia, fuochi e avventure sotterranee

© Marina Caneve, Athens Metro Line 3 Extension Haidari-Piraeus Section, 2020, courtesy Ghella



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