rodolfo aricò l'immagine dissonante

A Milano una mostra sull’artista Rodolfo Aricò


data: dal 15 settembre al 24 novembre 2022

luogo: Galleria A arte Invernizzi (Via Domenico Scarlatti 12), Milano

orario: lunedì-venerdì 10.00-13.00 - 15.00-19.00 / sabato su appuntamento

Rodolfo Aricò: l’immagine dissonante è il titolo della mostra dedicata a Rodolfo Aricò (1930-2002), visitabile dal 15 settembre al 15 novembre 2022 presso la galleria A arte Invernizzi di Milano, a cura di Francesca Pola e in collaborazione con l’Archivio Rodolfo Aricò. Esposte opere rappresentative degli anni ’60 e ’80.

Aricò, protagonista dell’arte italiana della seconda metà del XX secolo, dalla metà degli anni ‘60 con le sue tele sagomate pone l’accento sul paradosso della geometria come strumento di rappresentazione, per farne luogo di successione temporale e apertura relazionale. In una pittura stratificata sia a livello strutturale che cromatico, come in una spinta che continuamente preme sui margini, le sue immagini vivono di un’esattezza instabile.

In esse il colore è sentimento di conoscenza dello spazio, in una tensione continua tra superficie e profondità. Un’immagine dissonante, in cui l’essenzialità monocroma delle opere è continuamente problematizzata da dinamiche strutturanti e da mescolanze percettive. Mettendo a confronto le opere geometriche degli anni ’60 e i lavori dalle stesure e superfici irregolari degli anni Ottanta, la mostra permette di riconoscere la continuità di alcune coordinate fondanti le dissonanze di relazione tra geometria e struttura e il rapporto tra colore e luce.

rodolfo aricò l'immagine dissonante

Rodolfo Aricò: il percorso espositivo

Al piano superiore della galleria sono esposte opere di Rodolfo Aricò della seconda metà degli anni ’60. Qui la strutturazione geometrica è pensata come elemento composito e dinamico in relazione all’attivazione dello spazio. Gli incastri di sagome e le illusioni percettive di Assonometrie, Strutture orfiche e Anomalie presuppongono una relazione complessa tra forma e colore. Nella seconda sala sono esposte opere del ciclo Prospettive di fine decennio. Esse sono legate all’assimilazione e rimeditazione dell’opera di Paolo Uccello da cui emerge una tradizione umanistica di sorprendente ricchezza mentale ed emotiva.

Al piano inferiore sono presentati lavori degli anni ’80. Tra essi alcune opere del ciclo Oltre il limite. Aricò approfondisce l’aspetto organico nella luminosità, nelle concentrazioni di materia cromatica, nelle sottolineature tonali di margini e giunture e nelle colature di colore. Nella seconda metà del decennio, questo intreccio si fa superficie pulsante, come nell’opera Naturans. Rodolfo Aricò cerca di disciplinare la materialità attraverso sagomatura, taglio, frattura e composizione di più telai. Un tentativo che sente l’arte come processo conoscitivo. Le sagomature irregolari fanno costante riferimento a una spazialità “altra”, quella dell’esistere. Un tempo in una realtà mutevole nelle profondità dell’umano, cercando di dare forma all’informe e al divenire.

In occasione della mostra è pubblicato un volume bilingue a cura di Francesca Pola fondato su un ampio e approfondito studio dell’opera di Aricò. La monografia intende offrire una visione complessiva del lavoro dell’artista in chiave internazionale con immagini di opere, fotografie storiche e documenti, una selezione di scritti d’artista e testi critici che ne hanno punteggiato il percorso, un focus di Angela Faravelli sul rapporto tra opera e architettura e un aggiornato apparato bio-bibliografico.

Foto da A arte Invernizzi



tel: 0229402855

e-mail: info@aarteinvernizzi.it

web: www.aarteinvernizzi.it