Sauro Cavallini, le sculture della prigionia in mostra a Firenze


data: dal 26 gennaio al 28 febbraio 2023

luogo: Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati (Piazza del Duomo 10), Firenze

orario: lunedì-venerdì 10.00-12.30 - 14-16.30 / sabato 10.00-12.30

Le sculture di Sauro Cavallini (1927-2016) esposte a Firenze, presso la sede della Regione Toscana a Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati, nella mostra L’opera di un internato. Un’iniziativa che rientra nell’ambito delle manifestazioni per celebrare il Giorno della Memoria.

L’esposizione, visitabile dal 26 gennaio al 28 febbraio 2023, propone le opere di un importante artista che conobbe l’orrore dei campi di internamento durante la seconda guerra mondiale. Nel settembre del 1943, all’età di sedici anni, la polizia fascista lo arrestò e lo rinchiuse nel campo di Gradaro a Mantova. Lì rimase per circa un anno.

I mesi di prigionia segnarono profondamente la vita di Cavallini. Quando iniziò a praticare la scultura, quegli incubi presero forma e si tradussero nelle sue prime opere d’arte. Soggetti non avrebbe più ripetuto negli oltre cinquant’anni successivi. In mostra a Firenze sedici di quei lavori in ferro e ottone. Realizzati tra il 1961 e il 1963 in ferro e in ottone, si ispirano alle privazioni e paure vissute durante l’internamento.

Ideata dal Centro Studi Cavallini e curata dal direttore Maria Anna Di Pede, la mostra è stata realizzata con la collaborazione di Fondazione Fossoli e Museo della Deportazione di Prato, con il contributo di Regione Toscana e Unicoop Firenze. Le opere fanno parte della collezione permanente custodita nella Casa Museo Sauro Cavallini di Fiesole (FI). In tale luogo ha sede l’omonimo Centro Studi inaugurato nel 2017 e presieduto dai figli dell’artista Aine e Teo Cavallini.

Prima foto in alto: Sauro Cavallini, “Il caduto”
Immagini fornite da Ufficio Media Marco Ferri

sauro cavallini fucilazione

Sauro Cavallini, “Fucilazione”.



tel: 3357877373

e-mail: art@saurocavallini.it

web: www.saurocavallini.com