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“Sensorama”, da Magritte alla realtà aumentata a Nuoro


data: dall'8 luglio al 30 ottobre 2022

luogo: Museo d'Arte Provincia di Nuoro (Via Sebastiano Satta 27), Nuoro

orario: martedì-domenica 10.00-20.00

Lo sguardo, le cose, gli inganni, da Magritte alla realtà aumentata: questo è Sensorama, la mostra a cura di Chiara Gatti e Tiziana Cipelletti visitabile al MAN – Museo d’Arte Provincia di Nuoro a Nuoro dall’8 luglio al 30 ottobre 2022.

Sensorama adotta in modo colto e originale il modello del museo delle illusioni e affida alle opere di artisti e videomaker contemporanei l’esplorazione della relazione tra visione e percezione. L’obiettivo è mostrare la complessità dei fenomeni cognitivi e il “piacere” di essere ingannati.

L’illusione è la nostra realtà. Perché del mondo, là fuori, vediamo il poco che i nostri occhi sono in grado di vedere. “How your eyes trick your mind”, come gli occhi ingannano la mente, dicono gli inglesi. Il risultato è una rappresentazione delle cose che non è reale per niente. Tocca al nostro cervello orientarsi fra apparenze ed enigmi.

Chi si occupa di percezione parte da queste premesse, ma sa di avere alle spalle secoli di discussione filosofica, da Platone in avanti. La domanda “vediamo davvero la realtà?” è un antico dilemma. Oggi però le neuroscienze possono cominciare a dare una risposta, studiando gli organi di senso e analizzando la capacità del cervello di interpretare i segnali che questi gli inviano.

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Liu Bolin, Piazza di Spagna / Foto fornita da Ufficio Stampa Lara Facco P&C

Sensorama: il progetto

Il titolo Sensorama è ispirato al nome di una macchina ideata nel 1957 dal regista statunitense Morton Heilig per testare esperienze sinestetiche nel suo cinema d’esperienza, al fine di amplificare impressioni, oltre che sonore con audio stereofonico, persino tattili, dinamiche e olfattive. La sinestesia è l’automatismo psichico che consiste nell’associare in un’unica immagine due contenuti riferiti a due sfere sensoriali diverse.

Sensorama è tanto cinema, arte d’artificio per eccellenza, “fabbrica delle illusioni” fin dal suo esordio e terreno di sperimentazioni visive delle avanguardie. Il percorso della mostra contempla la cinematografia fantastica di George Méliès per arrivare alle fantasmagoriche interazioni tra avanguardie artistiche (Léger, Man Ray, Picabia, Cocteau, Duchamp) e cinema.

Il progetto si arricchisce di installazioni site specific, oltre a una stanza magica progettata dal designer Denis Santachiara e una grotta di libri scavati come rocce da impronte di corpi impalpabili realizzata da Marco Cordero. Sensorama vuole rappresentare insomma il grado zero della percezione, utile per ripulire lo sguardo, tornare a stupirci di fronte ai paradossi della vista, ricominciare a osservare le opere con sguardo indagatore, avvicinarci alle immagini consapevoli di un limite fluido fra reale e virtuale, ma pronti ad aguzzare gli occhi per svelare i meccanismi che orchestrano il processo stesso della visione. Un invito a imparare a guardare. Ma, soprattutto, a dubitare.

Artisti: René Magritte, Giorgio de Chirico, Maurits Cornelis Escher; Florence Henri, Alberto Biasi, Luigi Mazzarelli, Peter Kogler, Felice Varini, Marina Apollonio; Denis Santachiara, Marc Didou, Peter Miller, Liu Bolin, Marco Cordero, Humans since 1982, Ole Martin Lund Bø; Paolo Cavinato, Cinzia Fiorese, Marco Di Giovanni, Giuliano Sale, Greta Frau, Kensuke Koike.

Prima foto in alto: Marina Apollonio, Spazio ad Attivazione Cinetica 6B
Immagine fornita da Ufficio Stampa Lara Facco P&C

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Ole Martin Lund Bø, Deceptive Outward Appearance / Foto fornita da Ufficio Stampa Lara Facco P&C



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