shozo shimamoto

Shozo Shimamoto, grandi opere in mostra a Foligno


data: dal 19 settembre 2021 al 1° maggio 2022

luogo: Centro Italiano Arte Contemporanea (Via del Campanile 13), Foligno Pg

orario: sabato-domenica 10.30-12.30 - 15.00-18.00

Il Centro Italiano Arte Contemporanea (CIAC) di Foligno (PG) ospita fino al 1° maggio 2022 la mostra Shozo Shimamoto. Grandi opere, una retrospettiva dedicata all’artista giapponese (1928-2013). Il percorso si dipana dalle prime opere con il gruppo Gutai alle esplosioni di colore dei lavori realizzati in Italia.

L’esposizione, a cura di Italo Tomassoni, è un progetto della Fondazione Morra di Napoli, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno. Il supporto tecnico, logistico e organizzativo è dell’Associazione Shozo Shimamoto. Offre uno sguardo attento e completo sul percorso del maestro nipponico, evidenziando la grandezza della superficie su cui l’artista ha sempre agito. E rendendo la dimensione dell’opera elemento che non ne costituisce la totale pienezza, ma confine da superare, a favore di una sempre più ampia visione della dirompente materialità.

Le grandi tele di Shimamoto allestite nello spazio del CIAC coinvolgono lo spettatore in un percorso che parte dal gesto e dal segno, per attraversare il colore e misurarsi con la materia. Fino a penetrare nei significati più profondi ed “altri” della forma. Tra cielo e terra il gesto artistico di Shimamoto genera, con queste opere, una empatia che va oltre il tempo e lo spazio.

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L’arte di Shozo Shimamoto

Nell’opera di Shozo Shimamoto la dimensione è considerata un punto di vista altro. L’opera si compone a una distanza tale che tra cielo e terra il suo gesto artistico trova una connessione che va oltre il tempo e lo spazio. Se, infatti, gli anni ‘50 di Shimamoto si svolgono tutti in Oriente, e specificamente in Giappone, gli anni Duemila lo vedono attivo in gran parte in Occidente.

La dialettica tra questi due momenti si svolge all’interno di un unico e particolare processo artistico. Negli anni ’50 inizia a lavorare a un nuovo modo di concepire la pittura, dedicandosi a una pratica gestuale e segnica, che si trasforma progressivamente in happening. In particolare, scrive Tomassoni, “la forza del segno al quale Shimamoto affida il senso più autentico del suo messaggio, condiziona la fluttuazione di tracciati scrittorei che non si presentano mai “chiusi” e si sviluppano invece liberamente nello spazio alla ricerca di passaggi inesplorati sulla spinta del loro interno vitalismo”.

Viceversa, i grandi eventi degli ultimi anni superano il segno a favore di una grande costruzione scenica avente una sua autonomia spettacolare ed espressiva. Per Shimamoto, infatti, l’opera “si offre all’esperienza dell’artista e del pubblico come dipanata nel tempo sulla orizzontalità infinita di dislocazioni spaziali liquide e plurime”.

Foto fornite da Ufficio Stampa Sara Stangoni Comunicazione

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tel: 0742340090

e-mail: ciacfoligno@gmail.com

web: www.shozoshimamoto.org