
“Viaggio in Italia”, il Bel Paese nella pittura del ‘900
data: dal 19 giugno al 31 luglio 2025
luogo: Galleria de' Bonis (Viale dei Mille 44D), Reggio Emilia
orario: martedì-mercoledì-venerdì-sabato 10.00-13.00 - 16.00-19.00 / giovedì 10.00-13.00
Viaggio in Italia. La pittura italiana e lo spirito del Novecento nelle opere dei suoi protagonisti è la mostra allestita a Reggio Emilia, presso la Galleria de’ Bonis, dal 19 giugno al 31 luglio 2025. Una celebrazione dell’arte e dell’anima del XX secolo.
L’esposizione propone un itinerario tra paesaggi iconici e sperimentazioni artistiche che hanno plasmato l’identità culturale del Bel Paese. Viaggio in Italia non è solo una rassegna di paesaggi, ma un’immersione profonda nell’italianità, intesa come espressione della personalità pittorica di artisti che hanno lasciato un segno indelebile nel secolo scorso.
La Galleria de’ Bonis, da sempre punto di riferimento nel collezionismo e nella ricerca sulla figurazione italiana del Novecento, ha selezionato per l’occasione un corpus di opere significative, che offrono un vero e proprio excursus storico-artistico attraverso il paesaggio e lo spirito italiano.
In esposizione, opere selezionate di Giacomo Balla, Carlo Carrà, Filippo de Pisis; Piero Gilardi, Renato Guttuso, Antonio Ligabue, Umberto Lilloni, Alberto Manfredi, Fausto Melotti, Giuseppe Migneco, Salvo, Mario Schifano, Mario Sironi, Tino Stefanoni.

Antonio Ligabue, Vita nei campi, I periodo, olio su compensato.
Viaggio in Italia: il percorso espositivo
Il percorso espositivo comprende la campagna emiliana nei paesaggi di Antonio Ligabue. Una veduta di Cortina, uno dei luoghi del cuore di Filippo de Pisis. Un coloratissimo eppur essenziale paesaggio di Salvo, uno degli artisti più ricercati del momento, per la prima volta fra le scelte della galleria.
E poi le famose e possenti rocce di Mario Sironi. Un paesaggio lacustre dai toni chiari di Umberto Lilloni. E uno geometricamente scomposto del reggiano Alberto Manfredi. Spiagge versiliane, insolitamente vuote e silenziose nelle tele di Carlo Carrà. Un “tappeto natura” con un greto di torrente di Piero Gilardi. E tanti altri scorci da scoprire.
La mostra non si limita a paesaggi, si sviluppa anche attraverso opere di artisti che hanno segnato un momento epocale nella pittura italiana. Da Giacomo Balla, con l’opera futurista Ballerina più spazio, a Fausto Melotti, con le sue sperimentazioni materiche in scultura e bassorilievo sul tema, a lui caro, del teatro.
Prima foto in alto: Salvo, San Nicola Arcella, 2001, olio su tavola
Immagini fornite e autorizzate da Ufficio Stampa CSArt – Chiara Serri