Mariangela Tripiedi terza al Moscow International Foto Awards

18 Agosto 2017

La fotografa Mariangela Tripiedi, pugliese di nascita e viterbese d’adozione, ha ottenuto il terzo posto nella categoria Portfolio Personale dei prestigiosi Moscow International Foto Awards.

Il Mifa è uno dei più quotati concorsi fotografici al mondo, potendo vantare la partecipazione di ben ottanta paesi e la registrazione di migliaia di professionisti provenienti da ogni parte del globo. La sua mission è quella di riconoscere, premiare ed esporre fotografi di talento provenienti da tutto il mondo e la Tripiedi è senza dubbio una di loro visto che, oltre al podio dell’edizione 2017, anche nel 2015 aveva conquistato la Menzione d’onore.

Fotografa per passione dall’età di quattro anni, Mariangela Tripiedi, classe 1984, ha da sempre l’obiettivo puntato verso le tradizioni popolari, il patrimonio umano e artistico, la ricerca dei luoghi storici della sua terra d’origine, la Puglia, tematiche che viaggiano di pari passo con la scoperta delle minoranze e l’attenzione per le figure femminili.

Dal 2011 al 2016 i suoi sforzi si focalizzano su due progetti: Origo (che racconta la battaglia delle donne in terapia da carcinoma, in chiave poetica) e Another Mother (che racconta la maternità da un altro punto di vista, il quale diviene anche un libro in copia limitata). E’ il 2013 l’anno di snodo per la sua carriera, quando Mariangela, insieme al socio Michele Furci, apre a Viterbo Fullshot, uno studio che si occupa di fotografia a 360 gradi ed entra nel Magazzino 120 (Associazione FIAF).

Attualmente i suoi lavori vengono pubblicati nelle riviste internazionali LensculturPLS Magazine, Osservatorio nazionale della fotografia femminile. Non è un caso che il progetto vincitore del Mifa parli ancora del mondo femminile ed, in particolare, di una donna soldato.

L’opera si chiama infatti The Soldier e vuole porre l’accento su tutte le problematiche legate alla complessa convivenza dei due ruoli, perché, come afferma l’autrice “in un luogo non luogo ove si fanno spazio i pregiudizi verso i parametri di idoneità interna ed esterna, ove il maschile si connota di sé, si sviluppa prendendo spazio tra la muscolatura ed i pensieri. Ove la fragilità non appartiene, il primo nemico è il riconoscimento, le prime armi impugnate sono quelle che legittimano la propria presenza”.

Per informazioni: 328 6914263 – 0761 1701085.