ripensamenti d'artista raffaello

“Ripensamenti d’artista”, la campagna che racconta l’ispirazione

23 Maggio 2022

Grandi pittori e poeti italiani protagonisti di Ripensamenti d’artista, la campagna digitale del Ministero della Cultura per l’ispirazione dei grandi letterati e maestri della storia dell’arte.

Caravaggio, Botticelli, Tiziano e Raffaello e anche Ariosto, Leopardi, Foscolo e Grazia Deledda: Ripensamenti d’artista racconta le incertezze e i dubbi che hanno accompagnato i tormentati processi creativi dei massimi esponenti dell’arte e della letteratura italiana. Di queste perplessità, pentimenti e correzioni è rimasta traccia su tele, tavole e fogli di lavoro: tocchi di pennello correttivi, scarabocchi, macchie di inchiostro accidentali e strofe eliminate o sostituite.

Entrare così nell’intimità del lavoro, estraendo parti modificate dall’artista in prima persona, è un po’ come invadere il suo animo. Permette infatti di scoprire non solo le dinamiche legate all’ideazione dell’opera, ma anche tratti nascosti della sua personalità.

ripensamenti d'artista leopardi

Ripensamenti d’artista: i due filoni

Ogni settimana, sui canali social del Ministero della Cultura, la campagna è declinata in due diversi filoni narrativi. Uno è dedicato alle arti figurative, l’altro al mondo della scrittura. Il primo svela tutti segreti che si nascondono sotto gli strati pittorici dei più celebri capolavori custoditi in musei, gallerie e pinacoteche dello Stato. Un racconto che parla delle difficoltà del processo creativo. E di come l’artista rimanesse spesso insoddisfatto dell’opera realizzata.

Molti di questi ripensamenti sono percepibili a occhio nudo. Altri invece sono visibili solo grazie alle procedure di restauro e alle più avanzate tecniche di indagine diagnostica. Ancora, ulteriori documenti della campagna svelano i disegni e gli studi preparatori di sculture e monumenti. Riportano i progetti architettonici di edifici e quartieri, decorazioni di librerie e soffitti. Tutti concepiti in una diversa modalità rispetto l’esecuzione.

L’altra rubrica racconta invece le tante revisioni che si celano dietro i “capolavori di carta” custoditi in archivi e biblioteche. Segni a matita, note a margine, appunti e cancellature, tutti ben evidenti ai margini di dattiloscritti o manoscritti autografi sono testimonianze delle frequenti rielaborazioni a cui vennero sottoposti i testi di opere immortali. Musei, biblioteche, archivi e luoghi di cultura dello Stato hanno svolto un lavoro di ricerca nelle proprie collezioni, portando alla luce una mole considerevole di documenti e testimonianze.

Immagini fornite da Ufficio Stampa MiC