lacaton & vassal

Lacaton & Vassal: aggiungere, trasformare, riutilizzare

4 Giugno 2021

Never demolish, never remove or replace; always add, transform and reuse! (Mai demolire, mai rimuovere o rimpiazzare; sempre aggiungere, trasformare e riutilizzare!). È questo il motto dello studio di progettazione Lacaton & Vassal di Anne Lacaton e Jean Philippe Vassal, francesi e premi Pritzker 2021, il “Nobel” dell’architettura.

In un’era pandemica nella quale le risorse vanno più che mai preservate e non sprecate, il loro motto (ma di più la loro opera) ha assunto un significato ancora maggiore e convinto la giuria – presieduta da un altro grande maestro dell’architettura ecosostenibile, il cileno Alejandro Aravena – che fosse giusto conferire il prestigioso riconoscimento a due progettisti al passo con i tempi da quasi 35 anni. Nelle motivazioni si legge: “Il loro modo di fare architettura bilancia perfettamente tecnologia ed ecologia, nel rispetto dell’ambiente costruito […] ed è un’architettura per le persone, mira a un senso di collettività, risponde alle emergenze climatiche ed ecologiche del nostro tempo, così come a quelle sociali”.

cité manifeste mulhouse lacaton & vassal

Cité Manifeste, Mulhouse (Francia).

Lacaton & Vassal: le opere

Esempi concreti di quanto appena descritto è possibile ritrovarli soprattutto in Francia. Qui nel 1987 i due architetti hanno fondato lo studio di Parigi in cui hanno operato maggiormente. Il lotto della Cité Manifeste di Mulhouse (opera a cui hanno partecipato altre archistar internazionali come Jean Nouvel, Shigeru Ban e Duncan Lewis) rappresenta un po’ la sintesi del loro pensiero. Parliamo di 14 alloggi sociali inseriti all’interno di una serie di teche trasparenti, ben più simili a tre serre che a case a schiera. Ed è proprio il tipo di climatizzazione naturale delle serre, così come la forma delle vecchie strutture della fabbrica di cui ha preso il posto, ad aver ispirato la filosofia del progetto. Che è immerso nel verde (dentro e fuori dalla struttura) e servito da un sistema di ventilazione naturale attraverso il tetto.

Il gioco da fare con le opere di questa ecologica coppia di progettisti, d’altra parte, è semplice e divertente: confrontare il prima e il dopo che la loro mano sia intervenuta (nella foto in alto le abitazioni nel Gran Parc di Bordeaux). Sia che l’opera riguardi un condominio di periferia, un vecchio capannone abbandonato o un grosso edificio senza pregi. Il tutto, ovviamente, utilizzando per la maggior parte materiali rinnovabili, fonti di energia pulita e sistemi di ventilazione e riscaldamento a impatto zero. E mettendo al centro del progetto la componente ecologica rispetto a quella architettonica.

Un ribaltamento di prospettiva che è evidente anche sfogliando il sito web dello studio transalpino, in cui, nelle tavole di progetto, tutto il costruito appare spesso labile, trasparente, opaco, rispetto alla rigogliosità del verde e ai colori della natura che lo circonda.

lacaton & vassal Frac Dunkerque

FRAC, Dunkerque (Francia).