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Black Widow, la storia di Natasha Romanoff

22 Luglio 2021

Tornare al cinema dopo quasi due anni è provare quella sensazione di nuovo mista a qualcosa di familiare. Entrare e trovare i maxi poster dei film in uscita, la parete delle caramelle e l’odore dei pop corn mi ha fatto dimenticare per un momento che avevo addosso la mascherina (e che va tenuta per tutta la durata del film, mi raccomando!).

Per l’occasione ho scelto Black Widow, l’ultimo film del Marvel Cinematic Universe (MCU) che racconta la vita di Natasha Romanoff (Scarlett Johansson). Inizialmente prevista per il 2020, l’uscita è stata rimandata più volte per i motivi che ben conosciamo. Fino al 7 luglio 2021, quando è arrivato nelle sale italiane.

Il film, che apre ufficialmente la Fase 4 del MCU, racconta in modo dettagliato la vita di Natasha, che finora era apparsa come sparring partner in altri film Marvel (come Iron Man 2 e tutti gli Avengers).

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Black Widow: il film

La parte principale della trama di Black Widow si sviluppa temporalmente nel 2016, dopo la violazione degli accordi di Sokovia (raccontati in Capitan America: Civil War), e analizza il personaggio dal momento della sua latitanza al suo ritorno in azione. Grazie a sapienti flashback che ci riportano nel 1995, quando aveva 11 anni, viene anche raccontato il suo primo incontro con Dreykov. Il villain principale di questo film, che quando era piccola la rinchiuse nella Stanza Rossa per addestrarla a diventare una vedova nera al suo servizio.

A discapito del titolo, che potrebbe far pensare a un one woman show, c’è anche una coprotagonista che irrompe alla grande nel MCU: la sorellina di Natasha, Yelena Belova (interpretata da Florence Pugh). Indipendente ed esuberante ricopre un ruolo fondamentale nella storia e, sicuramente, la ritroveremo anche nei prossimi film e/o nelle prossime serie tv Marvel. Menzione d’onore sicuramente per David Harbour (Jim Hopper di Stranger Things) che veste i panni di Red Guardian (padre di Natasha e Yelena).

La scena post credit – perché lo sapete che in tutti i film Marvel c’è sempre una scena dopo i titoli di coda, vero? – ci porta avanti nel tempo, successivamente agli avvenimenti raccontati in Avengers: Endgame. E ci mostra… no, non ve lo dico, niente spoiler! 😉

In conclusione il film è ben fatto, in linea con le aspettative di un fan del Marvel Universe. Non mancano momenti più introspettivi e “lenti”, ma allo stesso tempo troviamo i combattimenti, gli inseguimenti, le esplosioni e tutti gli effetti speciali a cui Kevin Feige (produttore e presidente dei Marvel Studios) ci ha abituato. Quindi è un film che merita di essere visto? Se si è appassionati dei film Marvel, assolutamente sì. Perché aggiunge cose nuove, riempiendo allo stesso tempo alcuni spazi lasciati volutamente vuoti dai film già usciti.