Settebellissimo, il saggio sportivo firmato da Alessandro Mastroluca e Simone Pierotti, pubblicato nel 2024 da Battaglia Edizioni nella collana Aquilone Cosmico, è molto più di un libro. È un viaggio emotivo e documentato attraverso la storia dorata della nazionale italiana di pallanuoto maschile, il leggendario Settebello.
Una narrazione potente e coinvolgente, che intreccia sport, storia e cultura, portando alla luce l’epopea di un gruppo di atleti e tecnici che ha saputo scrivere alcune delle pagine più gloriose dello sport azzurro.
Il racconto si apre con l’infuocata estate del 1992. I riflettori sono puntati sulla finale del torneo olimpico di pallanuoto, ultimo evento in calendario ai Giochi di Barcellona. Gli spagnoli, padroni di casa, sembrano destinati alla vittoria, sostenuti da un pubblico caloroso e appassionato. Ma dal lato opposto si fa strada una squadra affiatata, silenziosa, ma affamata di gloria: l’Italia guidata dal leggendario tecnico croato Ratko Rudić.
La finale entra subito negli annali dello sport. Sei tempi supplementari, un’altalena emotiva e un gol decisivo a pochi secondi dalla fine consegnano all’Italia la medaglia d’oro. È il terzo titolo olimpico per la pallanuoto azzurra, dopo Londra 1948 e Roma 1960. Ma questo trionfo rappresenta ben più di una semplice vittoria: è il segnale dell’inizio di un’era irripetibile.
Ratko Rudić, il demiurgo della rivoluzione azzurra
Al centro di questa rinascita c’è lui, Ratko Rudić. Ex campione in vasca, fine stratega e mente carismatica, il CT croato porta in dote al gruppo italiano una visione completamente nuova del gioco. Rudić non si limita a impartire ordini: costruisce un’identità, instilla una mentalità vincente e introduce metodi di allenamento rivoluzionari.
Settebellissimo sottolinea come la sua figura abbia inciso profondamente sulla trasformazione della squadra. Grazie alla sua guida, il Settebello non solo conquista l’oro olimpico, ma domina la scena internazionale nei tre anni successivi, collezionando titoli e consolidando la propria leggenda.
Uno degli aspetti più affascinanti del libro è la capacità degli autori di andare oltre la cronaca sportiva. Mastroluca e Pierotti ci regalano un ritratto umano dei protagonisti. Non si tratta solo di grandi giocatori, ma di uomini con storie diverse, personalità complesse, legami intricati.
Nella prefazione firmata da Sandro Campagna, oggi CT della nazionale ma all’epoca giocatore simbolo, emerge un ritratto sincero e profondo del gruppo: “Non eravamo amici, anzi… Però diventava coeso davanti all’obiettivo. Lì ci trasformavamo ed eravamo fratelli, nessuno ci poteva scalfire”. Un passaggio che racchiude lo spirito di quella squadra: una comunione d’intenti che superava le differenze personali per abbracciare il sogno comune della vittoria.
Un racconto tra memoria e passione
Il libro riesce a fondere il rigore della saggistica sportiva con il calore della narrazione. Lo stile è scorrevole, preciso ma mai freddo. I momenti cruciali vengono raccontati con la giusta dose di pathos, senza mai indulgere nella retorica. La ricerca storica è accurata, ma non appesantisce mai il ritmo del racconto.
Gli autori danno spazio ai protagonisti, alle loro voci, alle emozioni vissute dentro e fuori dalla vasca. Ogni partita, ogni torneo, ogni vittoria diventa il tassello di un mosaico che compone l’identità di un’epoca irripetibile della pallanuoto italiana.
Anche la copertina del volume, illustrata con tratto deciso e simbolico, contribuisce a raccontare l’essenza di quest’opera. Due figure rappresentano il cuore pulsante del libro: a sinistra un giocatore muscoloso pronto al tiro, a destra l’allenatore, figura severa e carismatica. Al centro, una medaglia olimpica incorniciata dal tricolore: l’emblema di una vittoria che appartiene a tutti.
L’illustrazione di Settebellissimo è un omaggio visivo all’epopea di quegli anni, ma anche un invito a riscoprirla con occhi nuovi. Dietro ogni immagine si nasconde una storia, e dietro ogni storia il valore di una memoria collettiva.
Un libro per tutti: sportivi, lettori, appassionati
Non si tratta solo di un volume per gli amanti della pallanuoto. È un libro che parla a chiunque ami lo sport, inteso come metafora di vita, come palestra di valori, come scuola di coraggio e sacrificio. È un’opera capace di emozionare anche chi non conosce i regolamenti della pallanuoto o non ha mai seguito una partita.
La forza del libro sta nella sua universalità: racconta la determinazione, la resilienza, il lavoro di squadra, la capacità di superare i propri limiti. Ed è proprio questo a renderlo “bellissimo”, nel titolo, nel contenuto, nel messaggio.
Nel tempo del presente fluido, dove lo sport rischia di essere consumato e dimenticato in tempo reale, Settebellissimo si propone come un faro di memoria. Non solo per celebrare il passato, ma per ispirare il futuro. Per ricordare che il successo non è mai casuale, ma il frutto di lavoro, visione e coesione.
La storia del Settebello è l’esempio di come un gruppo, anche nelle sue frizioni, possa trovare la forza per scrivere la storia. E questo libro, con la sua eleganza e profondità, ne è il testimone più prezioso.