Duomo di Orvieto

La vera storia del Corpus Domini di Orvieto in un libro

26 Gennaio 2021

Orvieto. Dal Corporale al Corpus Domini. Storia di una festa è il libro di Lucio Riccetti che indaga la realtà religiosa, civile, teologica ed economica da cui è derivata la festa del Corpus Domini, istituita ad Orvieto (TR) nel 1264 e successivamente estesa all’intera cristianità dal papa Urbano IV con la bolla Transiturus.

Nel volume, edito da Intermedia Edizioni e in distribuzione e vendita online a partire da lunedì 25 gennaio 2021, l’autore offre al lettore l’altra parte della verità, quella sorprendentemente diversa rispetto al canone fissato dalla tradizione religiosa e poi filtrato e consolidato nella coscienza popolare.

Si scoprirà cosi una interessante sovrapposizione tra piani diversi il cui punto di partenza può essere considerata l’accesa disputa teologica che, già da un secolo prima rispetto ai fatti di Bolsena, era esplosa in merito all’effettiva presenza di Cristo nell’ostia consacrata, ma anche considerando il fatto che, in realtà, le vere ispiratrici di una festa dedicata al corpo di Cristo furono le due mistiche di Liegi, Eva di Saint-Martin e Giuliana di Mont Cornillon. Non a caso, Urbano IV manderà una lettera ad Eva di Saint-Martin dicendole che finalmente ad Orvieto era stata celebrata una processione eucaristica in onore di quel Corpus a cui anche Giuliana aveva praticamente dedicato tutta la propria vita. L’esaltazione dell’eucarestia era inoltre un importante antidoto nello scontro senza quartiere contro alcune interpretazioni del Cristianesimo, considerate eretiche che negavano la presenza divina nell’ostia.

Riccetti sottolinea anche il ruolo fondamentale svolto da alcuni protagonisti principali e successivi che ebbero un ruolo di primo piano nella costruzione del “racconto”. Tra loro spicca il vescovo
Tramo Monaldeschi, fratello di Ermmano, cui si deve l’organizzazione vera e propria della processione nel 1337. “La processione attuava il passaggio da una sacra rappresentazione a sostegno delle mire espansionistiche del comune popolare, alla festa della signoria di Ermanno Monaldeschi. Ma l’intento del vescovo era teso a ben altro: tentare quel collegamento che avrebbe fatto di Orvieto, sede della reliquia, una delle città di pellegrinaggio“; scrive l’autore che cita elementi a dimostrazione del fatto che “l’esaltazione delle reliquie porta a considerare la possibilità che questa siano state uno dei fattori utilizzati dal vescovo Francesco nella raccolta dei fondi necessari alla costruzione delle nuova cattedrale“.

Lucio Riccetti studia da anni la storia della città di Orvieto in un arco cronologico compreso tra il XII e XV secolo, con ampie tematiche che tengono conto degli aspetti socio-politici e culturali. Da qualche anno si dedica allo studio del collezionismo internazionale. Nella sua vasta produzione scientifica, particolare attenzione è riservata alla storia del Duomo con risultati ed apprezzamenti anche in ambito internazionale.

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