via appia antica

Via Appia Antica da Roma a Brindisi candidata UNESCO

9 Maggio 2022

Il Ministero della Cultura ha avviato l’iter di candidatura della Via Appia Antica, nel percorso integrale da Roma a Brindisi e comprensivo della variante traianea, per l’iscrizione nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità UNESCO.

Le ben conservate testimonianze infrastrutturali, archeologiche architettoniche, funerarie e civili della Via Appia, conosciuta come la Regina Viarum, sono distribuite lungo l’intero tracciato e rappresentano un patrimonio culturale di eccezionale importanza. Un itinerario da valorizzare e da porre al centro del turismo lento, per rafforzare l’offerta di nuovi attrattori come i cammini e i percorsi sostenibili. Aspetti fondamentali per lo sviluppo in chiave culturale delle aree interne e per la tutela del patrimonio italiano.

L’antico asse viario, il primo concepito come via publica, fu il prototipo dell’interno sistema viario romano. Una rete che, con i suoi 120.000 chilometri di lunghezza, costituisce ancora il nerbo dell’articolata viabilità del bacino del Mediterraneo. La candidatura Via Appia. Regina Viarum coinvolge 74 comuni, 15 parchi, 12 città, 4 regioni, 25 università. Tutti insieme per tutelare, valorizzare e promuovere il tracciato della via del sud. L’obiettivo è ora proporne l’iscrizione come sito seriale, tipologia prevista dall’UNESCO nelle linee guida operative della Convenzione per la protezione del patrimonio culturale e naturale del 1972.

A tal fine, a seguito di appositi sopralluoghi sul campo, sono stati individuati e perimetrati i tratti dell’antica strada, con le varianti e le diramazioni. Essi saranno presentati quali componenti del sito candidato in quanto ritenuti maggiormente rappresentativi dell’eccezionale valore universale del bene e rispondenti ai requisiti definiti dall’UNESCO.

Quella della Via Appia Antica è la prima candidatura promossa direttamente dal ministero presieduto da Dario Franceschini. L’operazione prevede il coinvolgimento di numerosi uffici centrali e periferici. Si stanno inoltre investendo importanti cifre nel restauro e nella valorizzazione di alcune evidenze archeologiche situate lungo il percorso.

Foto tratta da Initalia.virgilio.it