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Window Seat – L’essenza del viaggio

2 Aprile 2020

Il viaggio è nella testa” (Jean Baudrillard)

«Che fai a Pasqua?»
«Non ho ancora deciso, ma mi piacerebbe tantissimo tornare in Sicilia!»

Era una bella domenica soleggiata, di quelle che preannunciano una primavera strepitosa, e io mi stavo godendo un caffè al bar in ottima compagnia. Era fine febbraio – circa due settimane prima del lockdown – e un lungo weekend in Sicilia è il mio programma di viaggio rimasto in sospeso da allora.

Qualche giorno fa, il consueto messaggio vocale con il quale il direttore mi ricorda la scadenza per la consegna dell’articolo è stato un po’ diverso dal solito: «Ad aprile niente cartaceo, usciamo giocoforza soltanto online, quindi stavolta non hai limiti di battute

Va da sé che nella mia testa, quella di una che soffre le costrizioni della sintesi come una punizione divina, è risuonato subito l’Inno alla Gioia ma la musica è durata poco. Già. Perché siccome la legge del contrappasso è piacevole tanto quanto non trovare la tua valigia sul nastro trasportatore, come faccio a invitarti a viaggiare proprio adesso che il massimo della vita è poter raggiungere il supermercato più vicino?

Potresti programmare, certo. Ma sai bene che nel momento in cui si programma un viaggio, si vuole anche iniziare a prenotare subito tutto il prenotabile e in questo clima di grande incertezza, con i voli bloccati e con le strutture ricettive chiuse, sarebbe pressoché impossibile. Come dire: altra frustrazione gratis? Anche no, dai.

Potresti cercare ispirazione, sicuramente. Se vai su Instagram troverai una miriade di foto di posti stupendi da aggiungere alla tua bucket list ma, dopo giorni e giorni di quarantena, è altamente probabile che ti venga la smania di partire – quella seria – quindi fallo solo se i tuoi livelli di umore sono ancora gestibili.

Probabilmente la scelta più saggia, in questa bizzarra situazione, è quella di andare a rivedere le vecchie foto, quelle delle vacanze passate. Guarda ancora i posti che hai già visitato, ricordati con chi hai viaggiato, prova a richiamare alla mente il sapore di quel piatto che ti era piaciuto o cosa ti aveva fatto sorridere tantissimo in quella foto. Perché questa è la vera essenza del viaggio: il lusso di poter plasmare il tempo e lo spazio come vogliamo noi, fosse anche solo per un momento.

Andiamo sempre altrove per poi tornare a casa e apprezzare quel che abbiamo nel qui e ora. Quindi quale migliore occasione di questo tempo dilatato che ci è stato concesso per capire davvero da dove veniamo e dove sinceramente vorremmo andare la prossima volta?

Per quanto mi riguarda, sono andata a rivedere le foto che avevo fatto in Sicilia qualche anno fa e ho sorriso. Perché lei è ancora lì e io sono certa che, prima o poi, ci tornerò. In ottima compagnia.

Benedetta Lomoni