
Cinque opere inedite di Luigi Spazzapan a Gradisca d’Isonzo
data: dal 24 ottobre 2021 al 18 aprile 2022
luogo: Galleria Regionale d’Arte Contemporanea Luigi Spazzapan (Via Ciotti 51), Gradisca d’Isonzo Go
orario: mercoledì-domenica 10.00-13.00 / 15.00-19.00
La Galleria Regionale d’Arte Contemporanea Luigi Spazzapan di Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia, si arricchisce di cinque opere inedite dell’artista a cui è dedicata, provenienti dal fondo Milva Biolcati-Maurizio Corgnati. Esse sono visibili per la prima volta in un percorso espositivo dedicato alla figura di Luigi Spazzapan (1889-1958), a ingresso gratuito.
Donati da Martina Corgnati, storica dell’arte e figlia della cantante e attrice teatrale di Goro (FR) e del noto regista e scrittore torinese, i dipinti sono: Pesci sul tavolo (1932); La camicia bianca (1935 circa); Deposizione (con angelo) (1945); Cosma e Damiano benedicenti (1951); Santone (evangelista) (1955-56). Si tratta di opere che rappresentano in modo significativo gran parte del percorso artistico e di ricerca di Luigi Spazzapan. Il quale, dopo il periodo di attività svolta nell’Isontino dal 1928, si trasferì a Torino rimanendovi per tutta la vita.
La donazione alla Galleria Spazzapan, gestita da ERPAC-FVG (Ente Regionale Patrimonio Culturale del Friuli-Venezia Giulia) con il Comune di Gradisca d’Isonzo e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, va ad arricchirne il patrimonio culturale pubblico. Ed è anche una grande opportunità per rilanciare gli studi e approfondire la figura di Spazzapan, così come per conoscere e valorizzare chi gli stette attorno e permise che il suo lavoro giungesse fino all’attualità.

Luigi Spazzapan, Pesci sul tavolo, 1932, olio su tavola, 59 x 66 cm.
Luigi Spazzapan e la sua arte
L’ambiente culturale dell’epoca fu colpito dalla pittura potente e dinamica di Luigi Spazzapan, ma anche dalla sua personalità. Non ebbe vita facile, tuttavia coltivò legami e amicizie profonde e strettissime. Oltre ai critici, da Lionello Venturi a Edoardo Persico, ebbe estimatori tra professionisti e intellettuali, che lo sostennero e che divennero suoi collezionisti.
Le cinque opere del fondo Milva Biolcati-Maurizio Corgnati sono esposte al secondo piano della Galleria Spazzapan. Inoltre, una selezione di sue opere appartenenti alle collezioni Giletti e Citelli, in un allestimento che ripercorre l’intero iter artistico di Spazzapan. Dai primi richiami all’Espressionismo che si condensano nell’incisività del segno e nella forza del colore, ai tratti più morbidi di derivazione impressionista francese, verso i quali l’artista virò dopo l’arrivo a Torino; dalle strutturazioni geometriche degli anni ’40, all’ultima fase informale, tutta puntata sulla predominanza del colore sulla linea.
Ad arricchire il percorso, la postazione permanente Spazzapan VR, a cura della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e realizzata da IKON Digital Farm. Un’esperienza virtuale che consente al visitatore di affrontare un viaggio sorprendente, immersivo ed emozionale nel mondo di Luigi Spazzapan. Attraverso la genesi del suo segno pittorico e della sua arte, con pensieri e note tratte dalla sua autobiografia. Nel ripercorrere alcuni momenti salienti della sua formazione e del suo iter creativo, si scoprono le relazioni con i movimenti culturali e pittorici che dai primi del Novecento hanno animato dibattiti, mostre e incontri nelle grandi capitali europee e nel panorama italiano.
Nella foto in alto: Luigi Spazzapan, La camicia bianca, 1935 circa, tempera su carta, 48 x 61 cm.
Immagini fornite da Uffici Stampa Studio Battage e ddlArts.

Luigi Spazzapan, Cosma e Damiano benedicenti, 1951, tempera su cartone, 73 x 100 cm.