Dada Moon

28 Febbraio 2017

di Eleonora Anzini

 

Dada Moon ​è un duo composto da padre e figlia, Dad and Moon (da Marialuna). Come nasce?
L’idea nasce dall’amore per la musica che ci accomuna, soprattutto per una fetta consistente e variegata di cantautorato anglosassone, che ci siamo divertiti a riarrangiare in chiave acustica, tra le mura di casa. Recentemente, abbiamo pensato di proporci come duo: eravamo curiosi di sapere cosa avrebbe potuto pensare un eventuale pubblico dei nostri esperimenti musicali casalinghi.

Proponete brani famosi rielaborati in chiave personale: come scegliete i pezzi e cosa significano per voi?
I brani vengono tutti dalle nostre diverse esperienze musicali e, in particolare, ce ne sono alcuni che significano o hanno significato molto a livello affettivo. Mi vengono in mente Jim Croce, Ani DiFranco e Tracy Chapman, anche se ci piace sperimentare: ecco quindi che in scaletta compare un’improvvisa Nothing else matters dei Metallica, naturalmente in versione acustica. Ci affacciamo anche sul repertorio di Bill Withers e Cat Stevens, sempre reinterpretandoli in maniera personale. Abbiamo inserito anche delle canzoni tratte da colonne sonore e alcuni brani originali di Marialuna. Le tracce di bossa nova sono frutto invece della collaborazione con Luca Venzano, che è spesso la guest star dei nostri live.

Quali sono i pro e i contro di unire “lavoro” e famiglia?
Il primo, grandissimo vantaggio (e sappiamo che tutti i musicisti capiranno) è l’incredibile semplicità nell’organizzare le prove. Inoltre, abbiamo modo di lavorare insieme su ogni pezzo sin dall’inizio, in modo da buttare giù le idee e definire da subito le dinamiche. Uno svantaggio? Finiamo sempre per rubarci le corde di ricambio.

Marialuna, oltre a questo progetto hai anche un tuo percorso artistico individuale: ce ne parli?
Un paio di anni fa, ho avuto la fortuna di poter firmare un brano che, dopo aver vinto un contest, è stato inserito nella colonna sonora de Il ragazzo invisibile, l’ultimo film di Gabriele Salvatores. Lo stesso pezzo, Wrong Skin, è stato candidato al David di Donatello come miglior canzone poco tempo dopo. Insomma, tante soddisfazioni!

Dove possiamo vedervi live prossimamente?
Siamo stati inseriti nel calendario di Fat Music Night per cui… 9 marzo 2017, al FAT a Terni. In generale, presto aggiorneremo la nostra pagina Facebook con tutti i live in programma, per cui… stay tuned!

Un sogno nel cassetto?​
Così tanti da riempire anche quelli dei calzini. Il primo che ci viene in mente, come sempre, è la speranza di riuscire ad arrivare a chi ascolta anche solo con la metà dell’intenzione e della passione che mettiamo nella musica. Avere sempre molte più idee di quelle che abbiamo tempo di realizzare, più date di quelle che riusciamo ad accettare e più melodie in testa di quelle che riusciamo a buttare su carta. E un’arpa. Perché, insomma, chi non vorrebbe un’arpa?

Tre canzoni chiave​?​
Dance me to the end of love di Leonard Cohen, Father and son di Cat Stevens e Why don’t you do right di Peggy Lee.

Progetti per il futuro?
Allargare i nostri orizzonti musicali, magari introducendo anche qualche pezzo in francese.


DADA MOON
Marialuna Cipolla: voce e chitarra acustica
Alberto Cipolla: voce e chitarra acustica
Luca Venzano (guest star): sassofono


CONTATTI

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www.facebook.com/marialunacip
instagram.com/dada.moon.band/

A cura di Eleonora Anzini

Foto: A. Mirimao

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