È iniziato un nuovo capitolo della carriera musicale di Marta Iacoponi, ora nelle vesti di solista dopo lunghi trascorsi nelle file di band importanti della zona (su tutte Repsel e Black Mamba), che ci parla così di questo momento e del suo primo video ufficiale.
Hai alle spalle una lunga esperienza all’interno di band importanti per quanto riguarda la scena della Tuscia. Cosa ti ha spinto a lasciare queste realtà per tentare la carriera da solista? Come è avvenuto questo passaggio?
Quando si affronta la scelta di chiudere con un progetto non è mai semplice, soprattutto quando è stato determinante per la propria crescita personale. Alcune collaborazioni si sono chiuse in seguito a una scelta collettiva perché, dopo aver dato tutto il possibile, sentivamo fosse arrivato il momento di mettere un punto. In altri progetti, la scelta di andarmene l’ho avvertita come necessaria per consentire agli altri colleghi di proseguire, senza di me, in scelte che non condividevo. Il fatto di intraprendere la carriera da solista è indipendente dalla fine di queste collaborazioni. Ho composto i miei brani negli anni, perché avevo l’esigenza di esprimere quello che era dentro di me. Il desiderio di farlo ascoltare agli altri è alla base della nascita del mio progetto cantautoriale.
Hai da poco rilasciato il tuo singolo Eterno (Nastri senza fine). Parlaci di come è nato questo pezzo.
È un brano che ho composto circa due anni fa. In quel periodo una persona davvero importante per me stava molto male e sapevo che presto ci avrebbe lasciato per sempre. Sentivo il desiderio di scrivere per lei una canzone che parlasse di vita e, già dalle prime righe della strofa, scelsi la metafora di un supermercato: un luogo dove, pur essendoci tutto, spesso capita di non trovare ciò che cerchiamo. Nelle nostre vite, secondo il mio parere, indaffarati a ottenere sempre qualcosa in più, perdiamo di vista quel che è davvero importante e vitale. Quest’ultima parola era inizialmente il titolo del brano che poi ho cambiato in Eterno. In ultimo ho aggiunto Nastri senza fine perché rafforza il concetto di eternità del ciclo della vita e aggiunge anche quello di legame tra le vite delle persone.
La prima cosa che sicuramente colpisce di questo pezzo è il sound ricercato e assolutamente non convenzionale rispetto agli standard della musica pop italiana. Chi sono i musicisti che hanno contribuito assieme a te alla realizzazione del lavoro?
L’arrangiamento è stato realizzato da Margherita Flore, che è riuscita a capire quale fosse la sonorità che desideravo per il mio brano e ha superato enormemente le mie aspettative, essendo una talentuosa artista. Quando ho ascoltato per la prima volta il suo lavoro, mi si sono riempiti gli occhi di lacrime di felicità. Simone Lontano invece ha curato la parte del sound design. Il brano è stato poi mixato da Alessandro Pagliaccia presso il Binario2 Recording Studio e masterizzato da Gianluca Meloni.
Altra cosa molto importante (e a nostro avviso bellissima) è il video che ne è stato tratto. Raccontaci della sua realizzazione e del suo significato.
Essendo un brano che parla di vita, ho scelto di raccontare la storia di una donna dalla nascita fino alla fine, toccando alcuni punti determinanti dell’esistenza di questa persona. Volevo fosse realizzato con la tecnica del time-lapse per mettere in risalto il rapido scorrere del tempo, che in questo video è anche rappresentato dall’orologio. La carica che viene data all’oggetto dalle mani di una donna, rappresenta invece la nascita e a fine video rappresenta l’inizio di una nuova vita, come fosse un ciclo infinito, un nasto senza fine.
Stai lavorando a del nuovo materiale? Puoi darci qualche anticipazione sui tuoi progetti futuri?
Dopo l’arrangiamento di Eterno, ho chiesto a Margherita di continuare a lavorare insieme e abbiamo contattato anche altri musicisti che collaborassero insieme a noi al progetto. Il 29 settembre 2017, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, abbiamo presentato alcuni miei brani, all’interno della rassegna musicale Jammin’ 2017 organizzata dal Saint Louis College of Music, occasione in cui è stato girato anche il video live di Sogno catartico. Al momento sempre con Margherita stiamo lavorando all’arrangiamento di nuovi brani insieme ai musicisti Simone D’Andrea, Corrado Filiputti e Davide Savarese. Presso la casa di produzione Cantieri Sonori verranno incisi i prossimi singoli che faranno parte del primo album che uscirà entro la fine del 2018.
Dino Manoni
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