60 reperti archeologici

60 reperti archeologici riportati in Italia dagli USA

26 Gennaio 2023

60 reperti archeologici dal valore complessivo stimato in oltre 20 milioni di dollari sono tornati in Italia dagli Stati Uniti, dove erano stati messi in commercio da trafficanti internazionali.

L’operazione internazionale, presentata dal Ministero della Cultura, è stata possibile grazie all’operato dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) insieme al New York County District Attorney’s Office (DAO).

I 60 reperti, provenienti da furti o scavi clandestini, erano confluiti attraverso il mercato antiquario mondiale in collezioni private statunitensi. Tra esse, anche quella di uno dei maggiori collezionisti d’arte antica al mondo.

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60 reperti archeologici: la storia

Del ritrovamento di questi 60 reperti archeologici di grande valore non c’è traccia in nessuna pubblicazione scientifica. Pertanto, i reperti non erano noti al mondo accademico fino alla data della loro acquisizione nel mercato antiquario.

Questi beni sono un esempio del saccheggio dei siti archeologici italiani causato da trafficanti senza scrupoli al fine di procurarsi un profitto illecito. Per troppo tempo sono rimasti in musei, case private e gallerie estere senza alcun diritto di proprietà. Smascherare questi criminali ha richiesto anni di diligente e difficile lavoro investigativo svolto in coordinamento tra le istituzioni coinvolte.

Il risultato è stato possibile grazie alla sinergia tra il Comando Carabinieri TPC, il DAO di New York, le competenti autorità Giudiziarie nazionali e al contributo tecnico-scientifico fornito dagli esperti del Ministero della Cultura e il supporto del Ministero degli Affari Esteri.

Immagini fornite da Ufficio Stampa e Comunicazione MiC

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