renato guttuso giocatori di scopone

“I tempi della pittura”, opere di Renato Guttuso a Varese


data: dal 17 giugno al 20 novembre 2022

luogo: Castello di Masnago (Via Cola di Rienzo 40), Varese

orario: n.d.

I tempi della pittura. Cronografia di alcune opere di Renato Guttuso dipinte a Velate: l’archivio di Nino Marcobi è il titolo della mostra, a cura di Fabio Carapezza Guttuso e Serena Contini, allestita ai Musei Civici del Castello di Masnago a Varese dal 17 giugno al 20 novembre 2022.

Con questa esposizione il Comune di Varese vuol far conoscere ulteriori aspetti di Renato Guttuso come uomo e pittore. Svela per la prima volta le fasi di idealizzazione e realizzazione di alcune sue importanti opere grazie all’archivio di Nino Marcobi, amico e uomo di fiducia del maestro siciliano nel suo studio di Velate.

L’Archivio Marcobi, che gli eredi hanno recentemente donato alla città lombarda, consta di un inedito corpus di testi manoscritti giorno per giorno da Marcobi mentre assiste al lavoro e alle attività quotidiane dell’artista. Essi sono corredati da altrettanto unico e ragguardevole patrimonio di materiali documentari e fotografici. Il tutto permette di conoscere l’attività professionale e relazionale di Guttuso a Varese in maniera nuova ed approfondita. Non mancano vivaci note ed aneddoti, stimolanti sia per il cultore dell’artista sia per l’appassionato e lo studioso d’arte.

renato guttuso la vucciria

Renato Guttuso, “La Vucciria”. Foto fornita da Ufficio Stampa Studio Battage

Renato Guttuso: le opere in mostra

Grazie alla registrazione giornaliera dei “diari di bordo” di Marcobi, è possibile seguire lo sviluppo degli studi grafici e la successiva stesura pittorica in progress, con modifiche e ripensamenti, di capolavori di grandi dimensioni realizzati a Velate. Ad esempio, Giocatori di scopone (1981), Van Gogh porta l’orecchio tagliato al bordello di Arles (1978) e il monumentale teliero di Spes contra spem (1982).

Rimarchevole per quantità e contenuti è il materiale su La Vucciria, uno dei più famosi telieri di Guttuso dipinto nell’estate del 1974 con cui si conclude l’itinerario della mostra al Castello di Masnago. Le centinaia di fotografie identificate e inventariate consentono di ricomporre, come un puzzle, le singole fasi complesse e articolate.

Per valorizzare e inquadrare al meglio la donazione e renderla fruibile al pubblico è stato elaborato un percorso che, con continui rimandi, mette in relazione ogni singolo e differente materiale donato con altri dipinti, provenienti da collezioni private e dalla Fondazione Pellin.

Prima foto in alto: Renato Guttuso, “Giocatori di scopone”
Immagini fornite da Ufficio Stampa Studio Battage



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