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Il Palmento di Rudinì a Pachino diventa Museo del Vino

29 Aprile 2025

Lo storico edificio del Palmento di Rudinì a Pachino, in provincia di Siracusa, diventerà Museo del Vino. Il Comune di Pachino ha affidato il rilancio, la gestione e la riqualificazione all’associazione Vivi Vinum Pachino e alla cooperativa Le Terre di Ebe, unite in ATS.

La firma della convenzione è già avvenuta. A seguire,  l’evolvere di un impegno economico e di servizio che determinerà la rigenerazione di una risorsa del territorio. L’obiettivo è custodire e diffondere conoscenza sulla storia della produzione vitivinicola. Hanno partecipato alla sigla il sindaco del Comune di Pachino Giuseppe Gambuzza, il dirigente dell’Ufficio Turismo e Cultura Mariano Tusa, l’assessore all’agricoltura e viticoltura Salvatore Lentinello, il presidente di Vivi Vinum Pachino Walter Guarrasi, il presidente della Cooperativa Terre di Ebe Maurizio Campo.

La costruzione del Palmento di Rudinì risale al 1897, per volere di Antonio Starrabba, marchese di Rudinì e discendente degli Starrabba, principi di Giardinelli e fondatori di Pachino. Si tratta di un esempio di archeologia industriale di rilevante importanza. Infatti, all’epoca, era una struttura tecnologicamente molto avanzata, paragonabile agli stabilimenti enologici che i Florio avevano realizzato nella Sicilia occidentale.

Caratteristica della struttura è la monumentale cantina sotterranea che serviva a mantenere costante la temperatura del mosto. Da qui, tramite lunghi enodotti, il vino veniva trasferito fino alle navi ormeggiate nel Porto Fossa. Purtroppo il complesso versa in stato di abbandono. Il progetto di recupero punta a richiamare l’attenzione di turisti e appassionati, produttori e cultori del vino, imprenditori e sommelier, università e scuole.

Foto fornita e autorizzata da Ufficio Stampa I Press