Castello di Grinzane Cavour: nuova Sala del Tartufo Bianco d’Alba
20 Febbraio 2024Il Castello di Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo, sede dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, ha riaperto al pubblico il 17 febbraio 2024. In particolare, la Sala del Tartufo Bianco d’Alba si presenta oggi ai visitatori in una veste completamente rinnovata.
Questa sala è ora in grado di offrire un ambiente ancora più coinvolgente e a misura di visitatore. Sono presenti focus specifici dedicati al prezioso fungo ipogeo e alle tradizioni che lo circondano. Tra esse spicca sicuramente la cerca, pratica che si tramanda di generazione in generazione, legata ai saperi del tempo e alla conoscenza perfetta del territorio.
Filmati e approfondimenti sono dedicati anche all’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, evento solidale organizzato dall’Enoteca Regionale Piemontese Cavour dal 1999. E ormai diventato una vetrina internazionale sempre più conosciuta, grazie all’innovativa formula e ai prestigiosi collegamenti in tutto il mondo. In oltre 20 anni sono stati raccolti e devoluti in beneficenza oltre 6,8 milioni di euro.
Commenta Roberto Bodrito, presidente dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour: “Il 2024 rappresenta un anno particolarmente importante. Infatti il nostro territorio festeggia il decennale del riconoscimento UNESCO, di cui il Castello di Grinzane Cavour è sito specifico. Per celebrare questa ricorrenza abbiamo previsto numerose attività prestigiose e alcune
novità. Una è sicuramente il rinnovo del percorso museale per regalare a chi entrerà nel Museo delle Langhe non solo una visita, ma un’esperienza coinvolgente in questi territori. E, grazie alla collaborazione di tutti gli attori coinvolti, a partire dai sindaci della Città di Alba, Carlo Bo, e del Comune di Grinzane Cavour, Gianfranco Garau, puntiamo a migliorare ancora di più la visibilità internazionale, la riconoscibilità e gli accessi al castello”.
Per ulteriori informazioni è disponibile il sito ufficiale del Castello di Grinzane Cavour.
Foto © Mauro Gallo fornita da Ufficio Stampa Impresso Studio – Pietro Ramunno