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Carlo Sciff in mostra a Barga tra design e letteratura


data: dal 7 al 24 settembre 2023

luogo: Museo Le Stanze della Memoria (Via di Mezzo), Barga Lu

orario: martedì-domenica 17.00-21.00

Femina è la mostra personale dell’artista ligure Carlo Sciff, visitabile dal 7 al 24 settembre 2023 presso il Museo Le Stanze della Memoria di Barga, in provincia di Lucca. Inaugurazione 7 settembre alle ore 18.00.

Il titolo dell’esposizione, a cura di Francesco Mutti e organizzata da Bernabò Home Gallery con il patrocinio del Comune di Barga, fa riferimento alla ricerca di Sciff. Per lui il corpo femminile, simbolo di bellezza assoluta e irraggiungibile, diviene possibilità di riflessione sulla condizione umana: passioni, criticità, emotività, rapporti interpersonali e aspettative.

Il percorso espositivo comprende una selezione di opere appartenenti alla produzione storica dell’artista. Inoltre, un cospicuo numero di dipinti inediti, realizzati per l’occasione. Carlo Sciff, al secolo Carlo Schiffini, artista dal passato di imprenditore, dichiara se stesso nel proprio lavoro. Semplice, immediato, diretto, ai limiti del sarcastico. Mai eccessivo, banale, scabroso o scandaloso.

Matrice fondamentale di tutta la sua poetica è l’ironia. Con essa indaga e analizza il quotidiano. Va alla ricerca di un senso logico alle molte contraddizioni che lo caratterizzano. A un impianto visivo di chiara derivazione pop, aggiunge però la sagacia intellettuale della letteratura italiana. E, ancor più, di quella latina, di cui è un conoscitore raffinato. Una ricerca in grado di attrarre l’occhio del visitatore e di stimolarne la conoscenza attraverso più livelli di lettura.

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Carlo Sciff, “Riscaldamento globale” / Immagine fornita da Ufficio Stampa CSArt Chiara Serri

Carlo Sciff: un artista pop e… latino

Nato nel 1946 a Bonassola (SP) e legato da sempre al campo del design sia d’autore che industriale, Carlo Sciff ha nella corrente della pop art degli anni Sessanta la propria matrice intellettuale ed esecutiva. Questo si evidenzia nel recupero di una propensione all’enfasi pubblicitaria e alla mercificazione del prodotto attraverso modelli compositivi dalla linea pura ed essenziale, studiata sugli stereotipi popolari.

Il serrato contatto con il genio di Vico Magistretti lo predispone all’analisi della forma, oltre che del contenuto. Da un lato la progettazione industriale porta in dote linearità e armonia cromatica; dall’altro, la direttrice letteraria, improntata su un’ironia colta e mai banalizzata, consente un dissacrante e divertito confronto. Quello con gli elementi basilari della pop art internazionale, dove niente viene messo in discussione, tramite l’ostentazione funzionale della personale cultura classica, parte fondamentale dell’opera.

Il rapporto tra forme dalla immediata leggibilità, titoli ironici e citazioni latine dal reale risvolto etico, sebbene mai moraleggianti, inducono l’osservatore a riflettere con leggerezza sulle abitudini vuote, sulle ossessioni e sulle manie di una borghesia convenzionale e povera di autocritica.

Prima foto in alto: Carlo Sciff, “Mediterraneo”
Immagini fornite da Ufficio Stampa CSArt Chiara Serri

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Carlo Sciff, “Mademoiselle de la Croisette” / Immagine da Ufficio Stampa CSArt



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