delitto karamazov

“Il delitto Karamazov” al Teatro Out Off di Milano


data: dal 14 al 28 marzo 2024

luogo: Teatro Out Off (Via Mac Mahon 16), Milano

orario: martedì-giovedì 20.30 / venerdì-sabato 19.30 / domenica 16.00

Il Teatro Out Off di Milano presenta Il Delitto Karamazov tratto da Fëdor Dostoevskij, con drammaturgia di Fausto Malcovati, in scena dal 14 al 28 marzo 2024.

L’adattamento della celebre opera di Dostoevskij rievoca la storia di un parricidio e del suo processo. Lo fa partendo dall’ultima parte del romanzo in cui i due fratellastri Ivan e Smerdjakov fanno luce sulle responsabilità relative all’omicidio del padre. Temi fondamentali del lavoro drammaturgico sono l’errore giudiziario e le responsabilità derivanti dall’uso di parole improprie che influenzano negativamente i comportamenti altrui.

Siamo alla fine degli anni ’70 dell’Ottocento, anni di profonda crisi in Russia. Al centro dell’opera una società malata, che sta precipitando verso la dissoluzione. Il tessuto connettivo, la famiglia, manca del tutto. E i Karamazov ne sono un esempio.

delitto karamazov

Il delitto Karamazov, le radici di un parricidio e di un errore giudiziario

Sulla scena sono evocate le anime dei protagonisti, che prendono forma via via sempre più consistente; quasi in una dimensione Hitchcockiana fatta di intrighi, sospensioni e ambiguità non risolte. Il parricidio è stato compiuto, Fëdor Karamazov è stato ucciso e l’imputato principale è il figlio maggiore Dmitrij. Il secondo figlio, Ivan, al momento del delitto si trovava a Mosca. L’unico che insiste sull’innocenza di Dmitrij è il fratello più giovane, Alëša. Ma c’è un personaggio che “complica” la situazione: Smerdjakov, anche lui figlio di Fëdor, frutto di una relazione extraconiugale.

Smerdjakov è influenzato dai discorsi del fratello Ivan sulla profonda ingiustizia della creazione. Ivan afferma, infatti, che vige una violenza nel mondo tale da dover abbandonare ogni morale e ammettere che “tutto è permesso”. E Smerdjakov, come gli altri fratelli, odia il padre che lo ha sempre umiliato.

L’attualità del discorso dostoevskiano è tutta concentrata sulla responsabilità delle parole: Ivan Karamazov induce al delitto il fratello. Eppure si ritiene innocente, fin quando non ammette di aver corrotto la coscienza altrui predicando l’immoralità. La storia si chiude con l’errore giudiziario. Mitja, il fratello innocente viene condannato e Ivan, incapace di difenderlo, affonda nella febbre cerebrale. Lo sfascio è completo. Non c’è pace per i Karamazov. Non c’è pace per la Russia.

Foto © Stefano Sgarella da Ufficio Stampa Teatro Out Off



tel: 0234532140

e-mail: info@teatrooutoff.it

web: www.teatrooutoff.it