glassa diego marcon

“Glassa”, a Prato il progetto artistico di Diego Marcon


data: dal 30 settembre 2023 al 4 febbraio 2024

luogo: Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci (Viale della Repubblica 277), Prato

orario: giovedì-domenica 10.00-19.00

Glassa è il più ampio progetto espositivo realizzato finora dall’artista Diego Marcon ed è esposto a Prato, presso il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. La mostra è allestita dal 30 settembre 2023 al 4 febbraio 2024, con il sostegno di Intesa Sanpaolo.

Su invito del direttore Stefano Collicelli Cagol, l’artista, fra i più interessanti del panorama internazionale, ha fatto sue le dieci sale dell’ala Gamberini trasformandole in un’esperienza immersiva attraverso opere nuove o esistenti arrangiate in un unico allestimento pensato ad hoc per il Centro Pecci.

Attraverso film, video, animazioni, sculture, pubblicazioni, Marcon indaga temi universali come il senso della vita e della morte. L’artista utilizza spesso l’ambiguità innocente tipica dell’infanzia o dei cagnolini come chiave di lettura utile a ripensare la vita quotidiana.

La parola glassa deriva etimologicamente dal francese glace. Si riferisce, nel contesto della pasticceria, al rivestimento di zucchero e altri liquidi utilizzato a caldo per ricoprire o decorare le torte. Così dolce da diventare quasi nauseante, così liscia e spessa da nascondere qualsiasi asperità sottostante. Inoltre, la parola richiama il ghiaccio, qualcosa di freddo come solo la morte può essere e in grado di preservare le salme.

glassa diego marcon

Glassa, l’arte di Diego Marcon

Circa 1000 metri quadrati di spazio vengono, quindi, trasformati da Marcon in un apparato cinematografico. Grazie ad una mirata illuminazione con lucernari a soffitto il pubblico è immerso in un’esperienza unica, bilanciata sul dialogo tra il trattamento del vuoto, della luce e delle ombre.

Coreografando il movimento dei visitatori nello spazio, considerato l’uso del vuoto, dello scorrere del tempo, dei cambiamenti di luce e della potenza delle immagini in movimento, Diego Marcon allestisce una macchina esperienziale dove tutto è sotto il suo meticoloso controllo. In Glassa, ciascuno è chiamato a trovare una propria risposta confrontandosi con piaceri intensi, senso di vuoto e un precipizio vertiginoso, proprio come la vita.

Un lavoro, quello di Marcon, al confine tra cinema e arti visive e volto ad indagare il rapporto fra realtà e rappresentazione. E a individuare nell’immagine in movimento uno strumento di ricerca della realtà stessa. Le sue opere spaziano tra film, video e installazioni e utilizzano spesso la struttura del loop per articolare un display emotivo che flirta con gli aspetti patetici dello spettacolo. Nella sua opera, figure di empatia e vulnerabilità sono impiegate con ambiguità intenzionale. Costituiscono una dimensione opaca che è da intendersi anzitutto come strumento politico di difesa.

Foto © Andrea Rossetti fornite da Ufficio Stampa Comin & Partners



tel: 05745317

e-mail: info@centropecci.it

web: www.centropecci.it