surrealismo

Il Surrealismo in mostra a Desenzano del Garda


data: dal 23 marzo al 2 giugno 2024

luogo: Castello (Via Castello 63), Desenzano del Garda Bs

orario: 23 marzo-30 aprile: sabato e domenica 10.00-17.30 / 1 maggio-2 giugno: martedì-domenica 10.00-18.00

Il Surrealismo: the infinite madness of dreams è la mostra allestita presso il castello di Desenzano del Garda (Bs) con oltre 60 opere dei principali artisti surrealisti. Nel centenario del Manifesto del Surrealismo, scritto da André Breton nel 1924, l’esposizione sarà visibile dal 23 marzo al 2 giugno 2024. Obiettivo della mostra presentare un’estetica fondata sulle ricerche legate al sogno, all’inconscio e alla follia, fino ad approdare al mondo dell’erotismo, del fantastico e del gioco.

Le opere esposte rivelano una ricerca espressiva che trova nei labirinti della metamorfosi il motore propulsivo di una realtà non percepibile e misteriosa. Da René Magritte a Salvador Dalì, da Joan Mirò a André Masson, da Sebastiàn Matta a Hans Bellmer; ed ancora, da Man Ray a Max Ernst e Leonor Fini, fino a Giorgio de Chirico, padre ispiratore del movimento.

Si tratta di opere provenienti da collezioni private italiane già presentate in numerose esposizioni in Italia e all’estero. Tra esse spiccano quelle esposte nella storica mostra Dalì tenutasi a New York, Tokyo e Ginevra dal 1964 al 1970. Il visitatore può così confrontarsi con una stagione artistica capace di introdurre, nella nostra cultura, una visione del mondo. La mostra rappresenta una panoramica generale di un movimento di rottura, ultima delle avanguardie storiche di inizio Novecento. Lo fa grazie ad un excursus di poesie, lettere, filmati e opere d’arte.

Il Surrealismo e l’elaborazione di una nuova cultura occidentale

Il Surrealismo rappresentò l’appello all’irrazionale e all’inconscio contrapposti al mito della ragione, della realtà oggettiva e della tradizione. Esso trae le sue più lontane origini dalla cultura simbolista francese, da Apollinaire (a cui si deve il termine) e dalle esperienze dell’ultimo decadentismo. Il suo immediato antecedente è da ricercare nell’antiarte del Dada e raggiunge una sua precisa formulazione teorica nel Manifesto di Breton del 1924.

L’artista surrealista non era un esteta ma un indagatore e uno sperimentatore che estendeva le sue ricerche a ogni campo nel tentativo di giungere al fondo delle cose. Infatti, il movimento si proponeva, secondo il curatore della mostra Matteo Vanzan, “di distruggere il confine tra arte e vita, cambiare la stessa concezione del mondo per promuovere un’esistenza migliore senza le convenzioni etiche figlie di una tradizione passata che culminò con la Prima guerra mondiale“. I surrealisti dunque, “non cercano la rivoluzione fine a se stessa, ma una ricostruzione che si poggi su nuovi fondamenti. Primo tra tutti il pensiero di Sigmund Freud“.

Immagine fornita da Ufficio Stampa PK Communication



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