voci da hebron cristian carrara

“Voci da Hebron”, a Modena l’opera di Cristian Carrara


data: 16 e 18 febbraio 2023

luogo: Teatro Pavarotti Freni (Via del Teatro 8), Modena

orario: venerdì 20.00 / domenica 15.30

Voci da Hebron è la nuova opera in un atto con orchestra da camera nata dalla coproduzione italo-francese tra Opéra Théȃtre Eurométropole de Metz e Teatro Comunale Pavarotti Freni di Modena.

Lo spettacolo, che ha origine da un’idea del compositore e direttore artistico Cristian Carrara, che ha scritto la musica, e il giornalista, drammaturgo e scrittore Sandro Cappelletto, che firma il testo letterario, va in scena nel teatro della città emiliana venerdì 16 febbraio 2024 alle ore 20.00 e domenica 18 febbraio alle ore 15.30. Il 2 e il 4 febbraio l’opera è stata rappresentata a Metz.

Il progetto è nato ben prima che il sanguinoso attentato del 7 ottobre 2023 riportasse la situazione tra Israele e Palestina alla tragica ribalta mediatica. Fin dalla sua prima stesura ha ottenuto il patrocinio di Parents Circle – Families Forum, la più importante associazione di famiglie di entrambi i fronti segnate da un lutto di guerra e da decenni al lavoro per ricostruire ponti di dialogo e pace.

Voci da Hebron: la storia

La storia di Voci da Hebron è ambientata appunto a Hebron/Al‐Khalil, città della Cisgiordania, sede della Tomba dei Patriarchi e patrimonio UNESCO. Hebron è tagliata in due e storicamente luogo di continue e forti tensioni israelo‐palestinesi. Ma nell’opera di Carrara e Cappelletto essa diviene teatro di un’avventura umana sulla possibile amicizia tra due popoli perennemente opposti.

Cristian Carrara, la cui musica è stata eseguita in sale prestigiose, dall’Accademia di Santa Cecilia di Roma alla Berliner Hall al Maggio Musicale Fiorentino, ma che ha anche affrontato l’agone di Sanremo nel 2007 con la sofisticata Canzone fra le guerre di Antonella Ruggiero, commenta così questo nuovo progetto che oggi assume purtroppo un valore ben più rilevante: “Con “Voci da Hebron” ho cercato di raccontare la difficoltà dell’incontro. Una grande storia d’amore, ma non, come potrebbe sembrare, tra una giovane israeliana e un giovane palestinese.  È il racconto dell’amore che Il Vecchio (l’unico personaggio dell’opera a non avere un nome) ha nei confronti di sua moglie Hannah“.

Prosegue il musicista: “La vicenda si svolge in una città complicata, Hebron, dove il dialogo è difficile, e la serenità, talvolta, un miraggio. Ho cercato di creare una musica che avesse a che fare con il deserto. Il deserto fisico, e quello dell’anima. Il deserto del dolore, dell’incomprensione. Ma anche il deserto in cui l’amore de Il Vecchio sopravvive. E fiorisce. La musica segue quest’altalena di emozioni e sentimenti. La paura, la rabbia, l’incomprensione vivono assieme al bisogno di parlare, di essere ascoltati. Di amare. Nella partitura si ritrovano echi mediorientali e linguaggi vari con cui ho cercato di dar voce al paesaggio e alle emozioni più estreme dei personaggi. Voci da Hebron è un viaggio, delicato, dentro la difficoltà, e la bellezza, dello starsi accanto“.

Voci da Hebron: il cast internazionale

Nel ruolo principale di anziano pacificatore straniero testimone sofferente della lotta tra i due popoli, si ascolta il celebre basso franco-americano Nicholas Isherwood, uno dei cantanti più solidi sul repertorio contemporaneo e barocco in teatri quali La Scala, Covent Garden, Festival di Salisburgo, Tanglewood, Opera di Parigi.

Il mezzosoprano israeliano Shakèd Bar, già lodato dal New York Times come voce di “eccezionale vivacità e presenza” è la studentessa in servizio militare Ruth, mentre il ruolo dello studente di archeologia palestinese Mohammed è affidato al giovane tenore francese David Tricou, assai stimato nel repertorio barocco, mozartiano e belcantistico. Chiude il cast il giovane soprano calabrese Maria Bagalà nel ruolo di Hannah, amata e dolce consorte de Lo Straniero.

La regia è affidata al belga Paul-Émile Fourny, direttore artistico di Metz e versato nei linguaggi tra opera e televisione, mentre sul podio di entrambe le orchestre sale il direttore americano Arthur Fagen, garanzia di solidità dopo una lunghissima carriera internazionale.

 Foto fornita da Ufficio Stampa Marina Nocilla



tel: 0592033020

e-mail: biglietteria@teatrocomunalemodena.it

web: www.teatrocomunalemodena.it