A Napoli due opere permanenti in corallo di Jan Fabre

3 Aprile 2023

Il patrimonio artistico di Napoli si arricchisce di due importanti opere permanenti in corallo del belga fiammingo Jan Fabre. Si tratta di Per Eusebia e Il numero 85 (con ali d’angelo).

Le installazioni, a cura di Melania Rossi, sono state donate dallo stesso Fabre insieme a Gianfranco D’Amato e Vincenzo Liverino alla Real Cappella del Tesoro di San Gennaro (Via Duomo 149) e alla Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco (Via dei Tribunali 39).

Jan Fabre a Napoli: Per Eusebia

L’opera Per Eusebia (2022) di Jan Fabre si trova nel Duomo partenopeo, all’interno della cappella dedicata al patrono della città. Un luogo con dipinti del Domenichino e del Lanfranco, nonché oltre 50 sculture e statue di salti compatroni e i 400 chilogrammi d’argento dei cosiddetti Splendori della Cappella del Tesoro di San Gennaro.

È un mirabile pannello completamente realizzato in un cesellato mosaico di corallo rosso del Mediterraneo, allestito nell’antisacrestia in cui sono custodite le chiavi che aprono la cassaforte contenente l’ampolla con il sangue di San Gennaro a cui i napoletani sono devoti.

L’artista ha scelto di richiamare l’inizio della storia di questo culto ricordando la pia donna, parente o nutrice del santo. Colei che per prima ne raccolse il sangue dopo il martirio nel 305 d.C. Ancora una volta un omaggio, come in altre opere di Jan Fabre, a donne che hanno avuto un ruolo fondamentale nella storia collettiva o nella sua personale.

Jan Fabre a Napoli: Il numero 85 (con ali d’angelo)

Il numero 85 (con ali d’angelo) (2022) è un’altra scultura in corallo rosso del Mediterraneo, concepita per la chiesa napoletana delle Anime del Purgatorio ad Arco. Qui Fabre sembra essere entrato in sintonia con quelle rappresentazioni della morte in vita e della vita in morte che sono l’anima del barocco napoletano.

L’opera è composta da un teschio umano da cui lati spuntano delle lunghe e affusolate ali. Sulla fronte il numero 85, il cui significato numerologico è da ricondursi alle anime del Purgatorio. Stabilisce un contatto diretto con il culto dei morti, o meglio delle anime.

Ma è anche un invito a un viaggio iniziatico, a un innalzamento purificativo, richiamato dalle ali tese verso l’alto. Un augurio di guarigione dell’anima che segue l’idea ascensionale dello stesso Dante Alighieri nel Purgatorio della Divina Commedia.

Prima foto in alto: Jan Fabre, Il numero 85
© 2023 Archivio dell’arte – Luciano e Marco Pedicini
Immagini fornite da Ufficio Stampa Lara Facco P&C