Erice

Erice, il borgo con vista mare

21 Giugno 2021

E l’altro monte, e l’altro monte ei vede, l’Erice azzurro,
solo tra il mare e il cielo divinamente apparito,
la vetta annunziatrice della Sicilia bella!

Gabriele D’Annunzio

Nonostante le diverse dominazioni che hanno lottato duramente per conquistare la sua posizione strategica e sebbene le sia stato cambiato nome innumerevoli volte nel corso dei suoi lunghi secoli di vita, Erice è rimasta ben salda sulla cima dell’omonimo monte dove fu costruita intorno al IV secolo a.C. E lì ci aspetta ancora oggi, fiera e maestosa.

Cantato da Carducci e D’Annunzio, il borgo fortificato di Erice si raggiunge agevolmente in auto. Optare per la funivia che parte dalla periferia di Trapani aggiungerà tuttavia valore all’esperienza. Dieci intensi minuti di viaggio in cui non sai se guardare in alto – pregustando la fascinazione di ciò che ti aspetta – o in basso, anticipando la vista meravigliosa sulle isole Egadi di cui si gode appena arrivati in cima. Qui, tra vicoli acciottolati e case di pietra, si dischiuderà davanti ai tuoi occhi il tesoro che le mura ciclopiche di Erice hanno saputo proteggere e preservare.

erice

Foto: Valentina Locatelli / Unsplash

Erice e le sue fortificazioni

Partendo da Porta Trapani, punto di arrivo della funivia, segui il perimetro triangolare della cinta muraria per scoprire il Castello di Venere, romanticamente a strapiombo sulla vallata che lo circonda, costruito nel XII secolo sui resti di un antico tempio dedicato alla dea dell’amore. Tornando sui tuoi passi, ti imbatterai nel Giardino del Balio. Un’area verde ben curata, caratterizzata da terrazzamenti e padiglioni tematici che rendono omaggio allo stile inglese in voga a fine ‘800.

Poco distante, tra torri di avvistamento di epoca medievale, merita una visita la Torretta Pepoli, uno dei simboli di Erice. Pensata come un luogo di ritrovo per gli intellettuali dell’epoca (fine XIX secolo), oggi è la sede dell’Osservatorio permanente di Pace e Faro del Mediterraneo e ospita un museo multimediale che custodisce le tradizioni ericine.

Erice

Foto: Seasca / Pixabay

Nel borgo tra storia, artigianato e cucina

Addentrandoti nelle viuzze che si dipanano nel centro abitato, vai alla scoperta di un borgo che è la vera quintessenza della sicilianità. Erice, infatti, conserva in ogni palazzo, in ogni chiesa, sulle facciate delle case e nella stessa struttura urbanistica, tutte quelle affascinanti stratificazioni culturali date dal passaggio dei fenici, degli arabi, dei romani e dei normanni. Questi ultimi, in particolare, hanno lasciato un segno indelebile con la costruzione della chiesa più importante del paese, quella Real Chiesa Madrice Insigne Collegiata – conosciuta semplicemente come Duomo di Erice – che domina con la sua imponente facciata gotica la bella Piazza Matrice.

Le contaminazioni culturali che caratterizzano Erice si ritrovano sia nelle botteghe artigiane, che vendono prevalentemente stoffe ricamate a mano e ceramiche coloratissime, sia nella cucina locale, che domina i menù dei ristoranti tipici presenti nel borgo. Qualunque sia la tua scelta, non lasciare Erice prima di aver goduto della bontà delicata dei Genovesi, i dolci ericini per eccellenza. Prova quelli della pasticceria di Maria Grammatico: la chiamano “La Signora”, e non a caso.

Erice

Foto: Valentina Locatelli / Unsplash