L’edificio della scuola primaria di Gallese è diventato un’opera d’arte

6 Marzo 2019

Nell’ambito della residenza d’arte urbana Pubblica, promossa dall’associazione culturale Kill The Pig e a cura di Carlo Vignapiano ed Elena Nicolini, l’edificio della scuola primaria di Gallese (VT) è stato interessato da un intervento dell’artista Giorgio Bartocci dal titolo Astrazione Reversible composizione II.

Con al proprio attivo quattordici interventi site specific, Pubblica prosegue nell’intento di collegare le diverse realtà del territorio in un esaustivo percorso d’arte pubblica. Un progetto incentrato sulle più attuali esperienze artistiche in aperto dialogo con un vasto pubblico sensibile ai rapporti tra vivibilità degli spazi collettivi, culture del territorio e poetiche dell’arte urbana. Un cammino iniziato cinque anni fa che ora è arrivato a Gallese con lo scopo di donare nuova vita a una delle strutture simbolo della crescita culturale della comunità: la scuola.

Monumentale creazione eseguita da uno dei più interessanti esponenti dell’arte astratta contemporanea, Giorgio Bartocci, la pittura murale di circa 900 metri quadrati ha visto l’artista risolvere una delle più ardue e al contempo interessanti sfide promosse dal progetto. Un intero edificio situato alle porte del centro storico di Gallese pensato come epicentro di un serrato confronto tra le intuizioni dell’autore e la particolare architettura urbana. Equazione estetica di enorme complessità che Bartocci decide di non limitare ad un’accademica ricerca di armoniche soluzioni ma al contrario affronta seguendo una sofisticata e più profonda indagine poetica. Mira a sconvolgere l’attuale stato delle cose utilizzando insospettati contrasti di bellezza e vuoto in costante dialogo.

Intime riflessioni di natura estetica che ottiene grazie ad uno studiato ribaltamento delle forme e delle dinamiche costruttive. L’artista sovverte gli schemi, li scuote fino a farli crollare sotto infinite materie liquide che repentinamente si alzano in aria per poi planare in morbidi atterraggi terrestri. Schiaccia e contorce ogni massa seguendo le proiezioni del corpo che tende e rilassa in funzione dei gesti che regolano le esecuzioni di così grande formato. Una pittura cangiante che crea attimi di riflessione e pensieri sincopati in costante movimento tonale, assicurato dalla scelta di vernici metalliche mescolate alle comuni tinte. Reversible diventa quindi principale stimolo e contenuto dell’impegno creativo, sottolineando la ciclicità di un eterno moto, perpetua azione dell’arte dove il basso si manifesta alto e dove ogni lato si ruota e ci ruota attorno.

Diviso tra urban art e product-design, Giorgio Bartocci è uno street artist che esplora il complesso rapporto tra l’uomo e il territorio in cui abita, con frequenti spostamenti in Italia e all’estero per interventi ambientali site specific. Ha realizzato numerosi progetti di visual design, esposizioni e live-performance così come commissioni per enti privati e istituzioni pubbliche. Attualmente vive e lavora a Milano.

Foto di Sara Francola