
La piazza dello spot Aiax anni ’80 è a Viterbo
15 Marzo 2018Forse, al giorno d’oggi, non c’è niente di più rétro dei “fantastici” anni ’80. Un decennio in grado di esercitare quello stesso fascino che chi negli anni ’80 era trenta-quarantenne subiva a sua volta dai “favolosi” anni ’60. Del resto, il tempo scorre per tutti.
Quando nell’epoca dell’alta definizione ci capita di rivedere i video “sgranati” di oltre tre decenni fa, che siano su YouTube o su una vecchia videocassetta smagnetizzata (qualcuno ce l’ha ancora, il VHS?), viene fuori prepotentemente tutta la semplicità, e a tratti l’ingenuità, di quel mondo. Le pettinature, l’abbigliamento, le parole: tutto così diverso, così vintage, rispetto a oggi.
A ben simboleggiare questo mood è uno spot pubblicitario che ha fatto storia: quello del detersivo Aiax, marchio statunitense successivamente mutato in Ajax. Uscito per la prima volta nel 1987, la location scelta per le riprese è un luogo antico e suggestivo di una città del Lazio, Viterbo. Nella fattispecie, Piazza San Pellegrino, nel cuore del centro storico medioevale.
Spot Aiax anni ’80: un successo a suon di Carmen
A riguardare oggi lo spot Aiax, non si può fare a meno di sorridere. Nei quaranta secondi della réclame (tanto per rimanere su parole rétro…), un nutrito drappello di giovani casalinghe in gonna lunga, ballerine e voluminosa pettinatura anni ’80, cantano una Carmen di Bizet “riveduta e corretta” a suon di slogan per pubblicizzare la grande novità del lavaggio senza risciacquo proposta da Aiax.
Così, al grido di “Igiene sì, fatica no” rimasto impresso in milioni di italiani, le allegre fanciulle escono di casa e scendono nelle vie e nelle piazzette di Viterbo, concludendo la scena con l’epocale lancio in aria dei secchi azzurri in Piazza San Pellegrino, cuore dell’omonimo e interessante quartiere medioevale perfettamente conservato.
Sembra che lo spot abbia fatto storcere il naso agli amanti della lirica. Ma chi l’ha detto che nell’opera bisogna essere sempre seri? Così come oggi, forse, l’esaltazione del luogo comune “donna = casalinga” rischierebbe un processo mediatico e social in nome del politicamente corretto. Che ci vuoi fare, così va il mondo.