edvard munch l'urlo

Nei cinema italiani il docufilm su Edvard Munch


data: 7-8-9 novembre 2022

luogo: Luoghi vari

orario: orari vari

Munch. Amori, fantasmi e donne vampiro è il docufilm prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital e dedicato all’artista norvegese Edvard Munch (1863-1944), universalmente conosciuto per il celebre dipinto L’urlo. La proiezione è in programma nei cinema di tutta Italia il 7, 8 e 9 novembre 2022.

Nonostante la sua opera del 1893 sia diventato un’icona contemporanea, il resto della sua produzione non è altrettanto famoso. Nonostante a Oslo, l’antica Kristiania, nel 2021 sia stato inaugurato il nuovo Museo Munch. Uno spettacolare edificio progettato per ospitare l’immenso lascito del pittore alla sua città. Un patrimonio che offre una visione d’eccezione della mente, delle passioni e dell’arte di questo genio artistico del nord Europa.

Il film, diretto da Michele Mally che firma la sceneggiatura con Arianna Marelli, si impegna a gettare nuova luce su Edvard Munch. Un uomo dal fascino profondo e misterioso, un precursore e un maestro per tutti coloro che vennero dopo di lui. Ma è anche un viaggio attraverso la Norvegia di Munch, alla ricerca delle radici e dell’identità di un artista universale. Un percorso che invita a interrogarsi sul tema principale del suo multiforme lavoro: la sua idea di tempo.

Munch. Amori, fantasmi e donne vampiro: il film

Il film si apre nella casa di Edvard Munch ad Åsgårdstrand. In una notte d’inverno, davanti al focolare, una giovane donna (interpretata dall’attrice Ingrid Bolsø Berdal, nota al grande pubblico per la serie Westworld) legge ai bambini una fiaba norvegese. La favola di Munch, in realtà, si è chiusa presto: la morte della madre e della sorella Sophie, nonché la devastante depressione del padre, segnano ben presto la sua vicenda umana e artistica. Munch visse ottant’anni travagliati, tra problemi psichiatrici, alcolismo e isolamento.

Eppure, la lettura psicoanalitica della sua opera non basta. I lasciti di Munch sono troppo potenti. Storici dell’arte come Jon-Ove Steihaug (Museo Munch), Giulia Bartrum (British Museum) e Frode Sandvik (KODE Bergen) e di molti altri esperti e autori analizzano i temi e le ossessioni della sua opera, ma anche le sue abilità e le diverse tecniche utilizzate. La ricerca di Munch sull’animo umano e il suo tentativo di tradurre le emozioni su tela o carta trovano corrispondenza con le tecniche sperimentali che ha scelto di adottare.

Inoltre, l’artista ha vissuto da bohémien prima a Kristiania e più tardi a Berlino, esperienze cruciali per lui. Anche il complesso rapporto di Munch con le donne non può essere spiegato solo a partire dalle vicende biografiche, come la burrascosa relazione con Tulla Larsen, l’amante che sparò a Edvard durante una lite. Lei era solo una delle “donne vampiro” che Munch incontrò durante la sua vita. Per lui, trauma e arte, desiderio e tormento si fondono costantemente in un’intensa riflessione sulla donna, sirena ed enigmatica sfinge che attrae e spaventa l’uomo. Nel docufilm emergono anche i legami più intimi con i paesaggi del nord e i suoi colori vividi.

L’elenco delle sale cinematografiche aderenti all’iniziativa, nell’ambito del ciclo La Grande Arte al Cinema di Nexo Digital, è disponibile QUI.

Foto in alto: Halvor Bjørngård / Rena Li CC BY 4.0 © Munchmuseet
Immagini fornite da Ufficio Stampa Nexo Digital Luana Solla

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