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MP5 e la sua arte raccontati nel libro “Corpus”

24 Ottobre 2023

Corpus, uscito a ottobre 2023 per Rizzoli Lizard, è il primo libro dedicato all’opera di MP5. L’artista, muralista e illustratore italiano di fama mondiale racconta la straordinaria avventura artistica e la ricerca multidisciplinare che in questi anni hanno dato forma a un viaggio unico e irripetibile.

Dagli esordi sulla scena underground negli ambiti della street art e del fumetto, fino alle collaborazioni più recenti, tra letteratura, teatro e politica, Corpus è un racconto visivo che ripercorre a ritroso l’attività artistica e la ricerca di MP5 negli ultimi vent’anni. Il volume è a cura di Jacopo Gonzales, con la direzione editoriale di Simone Romani, editing e coordinamento di Pasquale La Forgia, progetto grafico di Roberto La Forgia.

Corpus racconta cosa significa per MP5 produrre immagini. Non è un catalogo né un artbook, quanto piuttosto una narrazione visiva che presenta i lavori di MP5 secondo tre declinazioni: Corpus Erotico, Corpus Ermetico e Corpus Eretico.

Il testo critico di Ilaria Bonacossa, curatrice e storica dell’arte, direttrice del Museo Nazionale dell’Arte Digitale di Milano, introduce il lettore al volume. La conversazione tra MP5 e il performer e coreografo Alessandro Sciarroni, guida nella scoperta lungo le tre sezioni. Quest’ultimo contributo ha origine da una reale collaborazione del 2021. Allora MP5 chiede a Sciarroni di posare come modello per un progetto dal titolo Movimento/Immagine. Tra i due nasce un forte legame di amicizia.

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MP5 e il corpo al centro della ricerca artistica

Il corpo, come annuncia il titolo del libro, è il grande protagonista della ricerca di MP5. Un’attività che si configura come un lavoro artistico in cui si intrecciano istanze politiche e sociali, come le tematiche legate al corpo, al femminile e alle questioni LGBTQI+. Un’opera che negli anni è stata prestata alla rappresentazione di molteplici battaglie per i diritti civili.

Un corpo ridotto ai minimi termini, definito da una linea spessa e nera, essenziale e incisiva. Cifra stilistica di MP5 e che si ritrova in tutta la sua produzione multidisciplinare. Il corpo, individuale e molteplice, isolato o collettivo diventa il mezzo attraverso il quale esprimere relazioni, contrasti, vita esteriore e interiore. Uno spazio politico attraverso il quale immaginare il possibile, sperimentare una società fluida e abbattere i confini. Come scrive Ilaria Bonacossa nel suo testo «Tutto il lavoro di MP5 nasce dall’assunto che ‘the personal is political’».

Il lavoro di MP5 è noto per l’incisivo bianco e nero usato in differenti media. Gli studi di scenografia per il teatro e di animazione hanno, infatti, contribuito a sviluppare la sua ricerca in diversi ambiti, dalle installazioni audiovisive agli interventi murali, fino ai progetti legati al teatro di ricerca. Le sue immagini rimandano all’arte classica, dando forma a un immaginario che sottende una visione critica e politicamente impegnata della realtà.

Prima foto in alto: MP5, Morgana, cover per il podcast di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, Storie Libere 2018 © MP5
Immagini fornite da Ufficio Stampa PCM Studio di Paola C. Manfredi