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Talk fotografica: come realizzarla?

8 Maggio 2023

Una talk fotografica – o speech – è una “chiacchierata” in cui il fotografo presenta le proprie foto, o dei progetti, di fronte a un pubblico. Di solito eventi di questo genere vengono organizzati all’interno di festival o manifestazioni dedicate al mondo della fotografia.

Quando si cresce fotograficamente e si cominciano a raccontare delle storie con la macchina al collo, arrivare a condividerle con gli altri diventa un percorso naturale per le nostre fotografie. L’idea di scrivere questo articolo è nata dopo l’invito a presentare il mio progetto Nero Barbagia all’interno di Mostre Diffuse nel 2019.

Spero possa tornare utile a chi si troverà ad affrontare per la prima volta questo genere di eventi fotografici.

Talk fotografica: i primi passi

Credo che non esista un modus operandi univoco, ma che ciascun fotografo possa plasmarla in decine di modi diversi. Scriverò quindi della mia esperienza diretta nella stesura della presentazione di Nero Barbagia.

La prima domanda a cui dobbiamo rispondere, chiedendo agli organizzatori, è la durata del nostro intervento. Conoscere il tempo a disposizione ci permetterà di pianificare e distribuire gli argomenti da trattare. In genere si copre un intervallo che va da una a due ore. Un altro aspetto da tenere in considerazione è se ci sarà un interlocutore con il quale interagire durante la chiacchierata fotografica o se dovremo intrattenere il pubblico da soli.

Una volta determinata la durata e l’eventuale presenza di un moderatore, comincerò a strutturare l’evento. Su quale binario intavolare la nostra chiacchierata? Proietterò un video o realizzerò una presentazione con Powerpoint o Keynote? A Mostre Diffuse ho scelto di accompagnare il discorso con slide contenenti testo e fotografie in modo da avere una struttura ben definita; se invece andrò a utilizzare dei video, baserò l’evento sull’improvvisazione, aiutandomi con la scelta di alcuni momenti chiave dei nostri filmati così da associarli alle varie fasi del mio discorso.

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Come realizzo una struttura dinamica e efficace?

Dopo aver scelto lo strumento migliore per l’occasione – ma soprattutto per te (presentazione o video) – è ora di passare alla scaletta della nostra talk. Anche qua il focus va posto sulla tipologia di talk da realizzare. Siamo stati invitati per presentare un progetto in particolare o invece ci hanno contattato dopo aver visto i nostri lavori in generale? Se mi trovo a parlare di un nuovo progetto, articolo la mia chiacchierata attraverso questa struttura:

– iniziare con un breve incipit che presenti il progetto (io, ad esempio, l’ho ricavato dai testi che accompagnano la fanzine del progetto) mi permette di anticipare il topic della talk dando una sorta di antipasto, stuzzicando l’interesse del pubblico che così rimarrà attento fino all’argomento clou;

– l’aggiunta di una citazione inerente al racconto fotografico può dare slancio a questa prima fase;

– essendo di fronte a una platea che potenzialmente non ci conosce, presentarsi con una breve biografia è un buon modo per rompere il ghiaccio. La biografia dovrà eventualmente contenere il nostro percorso di studi (se fotografici), i riconoscimenti avuti in festival/concorsi e le mostre personali o collettive effettuate;

– una breve selezione dei progetti precedenti;

– il topic principale che coprirà la parte più significativa del nostro intervento.

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L’importanza del tempo nella talk fotografica

Un’ora può sembrare un’infinità, ma in realtà quando si è concentrati su cosa dire e il seguire la scaletta, passa in fretta e si copre abbastanza agevolmente. Ecco perché avere una sorta di scaletta con i tempi da dedicare a ciascuna sezione è importante. Ad esempio, con Keynote su Apple imposto la modalità Presentatore dove posso visualizzare sul mio monitor alcune informazioni (tempo trascorso, il tempo residuo, la slide successiva), che però non saranno mostrate sul monitor dedicato al pubblico.

L’ultimo consiglio che mi sento di inserire in questa sorta di guida è credere nei propri contenuti e avere voglia e passione nel condividerli con gli altri. La fotografia non può e non deve rimanere vincolata a un social (pur ottimo strumento di promozione) ma deve avere una connotazione più ampia basata sullo scambio e sull’incontro.

Quindi in bocca al lupo per la vostra prima talk fotografica e spero che questo articolo vi sia stato di aiuto.

Prima foto in alto: 祝-鹤槐 / Pexels [immagine puramente indicativa]