house of the dragon

House of the Dragon, fuoco e sangue a Westeros

7 Novembre 2022

Avete presente quando gli amici vi consigliano qualcosa con toni talmente euforici da alzare le aspettative? In questo caso a creare hype non sono dei semplici amici ma direttamente il “fratello maggiore”: dopo l’enorme successo del Trono di Spade, infatti, non era facile per House of the Dragon confermarsi all’altezza.

Molte cose citate nel Trono di Spade trovano finalmente un approfondimento in questo prequel ambientato circa 200 anni prima e che racconta la dinastia Targaryen e le lotte intestine per il potere. A differenza delle ultime stagioni dell’altra serie, create da zero sulla base di alcune indicazioni dell’autore George R.R. Martin, in questo caso le vicende attingono direttamente dal libro Fuoco e sangue dello stesso Martin.

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House of the Dragon: la trama

Westeros è governata dalla Casa Targaryen, con Re Viserys che, grazie alla sua sapiente guida, sta traghettando il regno lungo un periodo di pace. Avendo solo una figlia femmina, Rhaenyra, si trova suo malgrado ad affrontare la questione della sua successione, essendo il trono solitamente affidato al maschio primogenito.

Con un atto di grande lungimiranza decide di nominare erede sua figlia, cercando di portare così il regno verso un futuro in cui il potere non sia un’esclusiva maschile. Nonostante il malcontento del popolo, il tempo sembra scorrere abbastanza tranquillamente fino alla nascita di Aegon, il figlio maschio di Viserys e della nuova moglie Alicent Hightower, che riapre quindi la prospettiva di un re e non di una regina.

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House of the Dragon: il giudizio

Guardando questa serie, mi sono posto un paio di domande: mi è piaciuta? Sì. È ai livelli del Trono di Spade? Quasi. E il “quasi” non è una questione di qualità ma di tempo: la prima stagione, infatti, è una lunga preparazione alla “danza dei draghi” che verrà presentata nella seconda, dove comincerà la vera azione, e nella quale personalmente ripongo molte aspettative.

Ammetto che all’annuncio di questo spin-off avevo il timore di un qualcosa fatto perché “dovuto”, per cavalcare l’onda, e non come un qualcosa di pensato, costruito, voluto. Per fortuna ho avuto modo di ricredermi, grazie a una sceneggiatura pressoché sempre convincente (non facile la gestione dei vari salti temporali), effetti speciali degni di nota (qualcuno ha detto draghi?) e un cast veramente eccellente (Paddy Considine, Matt Smith, Emma D’Arcy, Olivia Cooke).

La serie, prodotta da HBO e composta di 10 episodi, è disponibile su Sky e Now TV.

Foto: HBO