quartieri dell'arte 2023 call me god

Quartieri dell’Arte 2023, festival internazionale di teatro


data: dal 20 agosto al 22 ottobre 2023

luogo: Luoghi vari, Viterbo e provincia

orario: orari vari

Quartieri dell’Arte 2023 è la ventisettesima edizione del festival internazionale di teatro dedicato alla drammaturgia e alla scrittura polifonica e diretto da Gian Maria Cervo. L’evento va in scena dal 30 agosto al 22 ottobre a Viterbo e in vari centri della provincia (Acquapendente, Barbarano Romano, Celleno, Lubriano, Vejano).

L’evento mette in connessione la cultura magica del Rinascimento con il misto di carnalità e spiritualità delle culture asiatiche, passate e contemporanee. Tra i drammaturghi italiani presenti nel programma Fabio Marson, Riccardo Tabilio e Gianluca Iumiento. Partecipano gruppi sperimentali che affrontano progetti legati a un teatro text-based, come La Fura dels Baus, Muta Imago e Compagnia del Sole. Highlight del festival è lo spettacolo immersivo in forma di rito A Conversation (On an Interpretation of Sculpture), realizzato da Gian Maria Cervo in dialogo con il maestro del cinema asiatico Apichatpong Weerasethakul.

Sono 21 i titoli presenti a Quartieri dell’Arte 2023, di cui 5 prime mondiali. In totale questa edizione conta 70 rappresentazioni. Un festival percorso, come spiega Cervo, da «una serie di riti che uniscono molte epoche e molti tempi in unico spazio, facendo riferimenti a culture magiche o sacrali sia europee che asiatiche».

quartieri dell'arte 2023 sogno di una notte di mezza estate

Sogno di una notte di mezza estate.

Quartieri dell’Arte 2023: tra Europa e Asia

Quartieri dell’Arte si apre il 30 agosto nel Castello di Torre Alfina ad Acquapendente (VT). Qui vanno in scena gli elfi e le fate di un grande classico della magia occidentale, il Sogno di una notte di mezza estate nella versione firmata dalla giovane Barbara Alesse. L’autrice trasporta l’universo shakespeariano in un mondo di luci e ombre ispirato ai colori e ai suoni degli anni ’70.

Si continua giovedì 7 settembre sul palco del Teatro dell’Unione di Viterbo. Sul palcoscenico la di uno spettacolo che affronta il tema del rapporto tra islam e occidente e il rapporto tra la sicurezza e la libertà degli individui. Nato all’insegna della scrittura polifonica, Call Me God è un testo firmato da Cervo, Mayenburg, Ostermaier e Spregelburd.

Dall’8 al 10 settembre, tra Piazza Sallupara è in scena A Conversation (On an Interpretation of Sculpture). Un evento di teatro immersivo in forma di rito, sviluppato da Gian Maria Cervo, autore della drammaturgia, in dialogo con l’artista e regista Apichatpong Weerasethakul.

Asia e Europa sono al centro di un altro evento coprodotto da QdA e Forian Metateatro: La scuola di Herat. Storia di una ricostituzione (20 settembre, Valle di Celleno). Una drammaturgia di Mara Matta (Università La Sapienza di Roma) e Anna Paola Vellaccio con contributi di alcune poetesse afghane contemporanee. Il testo ripercorre l’esperienza di rifondazione in Italia di uno dei più importanti centri di studi d’arte afghani, quello della città di Herat, famosa per le sue miniature e i suoi giardini, smantellato dai talebani.

quartieri dell'arte 2023 Apichatpong Weerasethakul

Apichatpong Weerasethakul con Gian Maria Cervo.

Quartieri dell’Arte 2023: altri spettacoli

Anche quest’anno continua la collaborazione tra Quartieri dell’Arte e la Fura dels Baus. Il 14 ottobre a Viterbo, presso Backstage Academy, lo spettacolo Le quattro morti di Pier Paolo Pasolini di Gian Maria Cervo. Diretto da Pep Gatell, è ispirato ai dipinti di Nicola Verlato, pittore italiano neo-caravaggesco che trasla la morte di Pasolini a un set di scenari storici “vicini” come l’assassinio di Christopher Marlowe nel 1593 o l’uccisione dei Gracchi a Roma nel II secolo avanti Cristo.

Il calendario di Quartieri dell’Arte 2023 continua fino al 22 ottobre, toccando alcune delle più significative location do Viterbo e provincia. Si spazia dai riferimenti agli haiku giapponesi (7-8 ottobre), con un laboratorio spettacolo in cui il pubblico stesso sarà invitato a comporre versi, ai concetti della cultura magica rinascimentale. Quest’ultima è rappresentata da un omaggio che vuole celebrare l’anniversario importante della pubblicazione dell’in-folio shakespeariano (1623): A Shakespeare/Marlowe Digital Diptych (15 ottobre).

Infine, la “magia della stupidità” anni ’90 raccontata nello spettacolo rock Il leviatano di Riccardo Tabilio che chiude il festival a Vejano.

Programma completo e dettagli disponibili QUI.

Immagini fornite da Ufficio Stampa Quartieri dell’Arte – Marzia Spanu

 



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