salto nel vuoto magritte

“Salto nel vuoto”, grandi artisti in mostra a Bergamo


data: dal 3 febbraio al 28 maggio 2023

luogo: GAMeC (Via San Tomaso 53), Bergamo

orario: lunedì-mercoledì-giovedì-venerdì 15.00-19.00 / sabato-domenica 10.00-19.00 / martedì chiuso

Salto nel vuoto. Arte al di là della materia è la mostra visitabile alla GAMeC di Bergamo (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea) dal 3 febbraio al 28 maggio 2023.

A cura di Lorenzo Giusti e Domenico Quaranta, conclude il progetto Trilogia della Materia dedicato all’indagine sulla materia nell’arte del XX e del XXI secolo, nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Europea della Cultura. Esposte le opere di alcuni grandi protagonisti della storia dell’arte del Novecento (tra cui Magritte, Picasso, Balla, Boccioni, Munari) e di pionieri dell’arte digitale. Insieme a essi, i lavori di artisti delle generazioni più recenti.

Salto nel vuoto esplora il tema della smaterializzazione, creando un racconto trasversale che evidenzia le connessioni esistenti tra le indagini sul vuoto (intraprese dai primi movimenti dell’avanguardia storica e sviluppate dai gruppi sperimentali del secondo dopoguerra), le ricerche sul flusso risalenti agli anni della prima informatizzazione e l’utilizzo di nuovi linguaggi e realtà simulate nell’epoca post-digitale.

La mostra rivolge lo sguardo agli artisti che, in tempi diversi, hanno indagato la dimensione del vuoto negandola nella sostanza o identificandola quale mera dimensione ideale; o il cui lavoro si è rivelato in grado di riflettere i cambiamenti epocali nella percezione della dimensione materiale, introdotti dall’emergere dei paradigmi del software e della rivoluzione digitale.

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Pablo Picasso, “La bouteille de Bass © Comune di Milano Succession Picasso by SIAE 2022

Salto nel vuoto: il percorso espositivo

La mostra si articola in tre sezioni tematiche: Vuoto, Flusso, Simulazione. Esse inquadrano altrettante modalità di messa a fuoco, rappresentazione ed espressione dei principi della smaterializzazione. Salto nel vuoto si snoda in un percorso esperienziale che sollecita la percezione dello spettatore da un punto di vista visivo e corporeo.

La prima sezione è dedicata alla rappresentazione del vuoto come spazio immateriale. Contraddistinte dalla presenza dominante del bianco, le opere esposte si snodano tra Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Dadamaino; Jean Degottex, Aiko Miyawaki, Ann Veronica Janssens.

Proseguendo la linea di ricerca sulla smaterializzazione dell’arte tra gli anni ’60 e ’70, la sezione Flusso presenta una selezione di opere di epoche diverse. Si va dalle avanguardie storiche ai giorni nostri. Lavori testimoni del radicale impatto dell’informatizzazione sulla percezione della realtà materiale. Le sale ospitano precursori come Giacomo Balla, Umberto Boccioni, František Kupka, Pablo Picasso.

La terza sezione si concentra sullo snodo tra reale e virtuale. Pone in dialogo opere che indagano criticamente l’impatto delle simulazioni sul modo di percepire la realtà concreta, ne amplificano la percezioni con illusioni visive o costruiscono realtà alternative. Esposti i lavori, tra gli altri, di Lynn Hershman Leeson, Seth Price, Richard Estes, Duane Hanson, René Magritte; Rebecca Allen, John Gerrard, Jon Rafman, Timur Si-Qin.

Prima foto in alto: René Magritte, “Le grand siècle” (1954) © René Magritte by SIAE 2022
Immagini fornite da Ufficio Stampa GAMeC – Lara Facco P&C

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Foto © A. Maniscalco fornita da Ufficio Stampa GAMeC – Lara Facco P&c



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