Aprile è il mese della primavera per eccellenza, ma per chi soffre di allergie respiratorie, in particolare ai pollini, non è un periodo così “felice”. Con i fiori, infatti, sbocciano anche raffreddori, irritazione agli occhi, affaticamenti respiratori, asma ed altri sintomi tipici e poco piacevoli.
La terapia e qualche accortezza per evitare reazioni sono note al soggetto allergico. Non molti sanno, però, che ciò che infastidisce e allerta il sistema immunitario dando luogo ai sintomi allergici in realtà può essere attivato anche da altre sostanze apparentemente innocue, come gli alimenti. Questo fenomeno prende il nome di cross-reattività.
La cross-reattività si verifica quando il sistema immunitario identifica come simili le proteine di una sostanza (ad esempio il polline) e le proteine presenti in un altro elemento (ad esempio frutta e verdura). Le possibili reazioni crociate tra pollini e alimenti sono le seguenti.
Betulacee: mela, carota, sedano, finocchio, pera, frutta a nocciolo, prezzemolo, nocciola, mandorla.
Graminacee: sedano, cereali, kiwi, mais, anguria, agrumi, segale, pomodoro, melone, frutta a nocciolo.
Parietaria: pisello, arachide, soia, fagiolo, melone, kiwi, patata, basilico, ortica, ciliegia, gelso.
Composite: asteracee e derivati, banana, castagne, sedano, miele, prezzemolo, carota, mela.
Assenzio e ambrosia: sedano, melone, anguria, banana, carote.
Cross-reattività e allergie: cosa mangiare e cosa no
Nel caso di alcuni alimenti la frequenza della reazione sembra essere maggiore. In altre situazioni, invece, potrebbe non riscontrarsi alcuna reazione o esservi solo un rischio aumentato, a seguito di un consumo eccessivo e/o frequente dell’alimento. Nella maggior parte dei casi la cottura dell’alimento potrebbe ridurre fortemente il rischio di reazione. Nei periodi di fioritura, si consiglia di sospendere o assumere con ridotta frequenza gli alimenti indicati e di cercare di comprendere se alcuni di essi provochino un aumento dei sintomi.
Indipendentemente da queste cross-reazioni in caso di allergia, si consiglia di diminuire il consumo di alimenti contenenti naturalmente istamina, principale mediatore delle reazioni immunitarie allergiche, come affettati, formaggi, spinaci, pomodoro e bevande fermentate. È consigliata anche la riduzione dei prodotti detti istamino-liberatori come latte, cioccolato, pomodoro, fragole, frutta esotica, albume, crostacei, arachidi. Va incentivato invece il consumo di frutta e verdura e spezie fresche come aglio, porri, olive, zenzero e curcuma.
Il cappero e il ribes nero possono essere considerati degli antistaminici naturali perché i loro principi attivi riescono a contrastare l’azione dell’istamina e possono essere d’aiuto nel prevenire i sintomi o ridurne l’entità.

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