pelo courbet

Pelo o non pelo, questo è il dilemma

11 Aprile 2022

Negli ultimi tempi si è molto parlato di un argomento avvincente, e a quanto pare necessario come l’aria: il pelo femminile! Schiere di soubrette e aspiranti tali che si sperticano per dire la loro sul bon ton ascellare, dividendosi nettamente tra chi si rade e chi lascia crescere un rigoglioso praticello.

La vera domanda da porsi è se la peluria abbia qualche utilità evolutiva. In effetti, la risposta è sì. Che si parli di capelli, di ciglia o peli pubici, la funzione è prevalentemente protettiva rispetto a batteri di varia natura. Anche gli antiestetici ciuffetti che escono dalle orecchie di qualcuno servono proprio a questo. I peli sotto alle ascelle, poi, fanno da scudo alle ghiandole e impediscono lo sfregamento tra pelle e corpo. La situazione è simile per i peli intorno ai genitali.

Vi stupirà poi sapere che la peluria contribuisce a renderci sexy. Essa, infatti, assolve alla funzione di raccolta del sudore apocrino, ricco di feromoni. Sarà questa l’origine della celebre massima “donna baffuta sempre piaciuta”? La pelliccetta umana, infine, segue le mode. Sono certa che molte di voi conservano nei propri album vecchie foto in cui sfoggiate ascelle boschive.

Io stessa ricordo uno scatto di mia zia con ciocche impomatate di deodorante in crema. Senza scomodare altri parenti, vorrei infine strapparvi un sorriso citando la frase di una mia vecchia compagna di classe che, durante la tipica gita di quinto liceo a Parigi, di fronte al capolavoro di Gustave Courbet L’origine del mondo esclamò a gran voce «Santo Pelo!».

Foto tratta da Corriere.it