cast fetish

Cast fetish: quando l’erotismo è “ingessato”

7 Novembre 2023

Ci sono uno scambista, un master e un caster. Questo, che sembra l’incipit tipico di una barzelletta, è in realtà l’inizio di uno dei tanti matrimoni ai quali ho preso parte nell’estate 2023. E che hanno garantito a me una fonte inesauribile di spunti per i prossimi articoli e a voi di scoprire un sacco di nuovi mondi.

Ma torniamo all’inizio della nostra storia. I tre personaggi elencati erano i miei compagni di tavolo con le rispettive consorti. Tutti individui adorabili, ben vestiti e sorridenti, oserei definirli borghesi. Ma perché uso questi termini per descrivere tali commensali sconosciuti?

Innanzitutto per sfatare il primo pregiudizio, comune come un raffreddore in autunno. Quello che vuole dipingere coloro che si misurano con pratiche sessuali non convenzionali come soggetti bizzarri, identificabili tra la folla. Niente di più lontano dalla realtà, credetemi.

Dopo circa un’ora dall’inizio della cerimonia, foto di rito e pianti sanati dall’immancabile fazzoletto, non avevo alcun sospetto sugli invitati. Anzi, osservavo tutti con grande interesse alla ricerca del gruppo degli “amici”. Ciò che ancora non sapete è che anche gli sposi si dilettavano in varie pratiche erotiche di gruppo ed era quasi scontato avere alla cerimonia altri avventori dei locali da loro frequentati.

Niente, nessun indizio, neanche mezzo sorriso “porcino” a mettermi sulla giusta via d’indagine, fino al secondo antipasto e al saluto della sposa attraverso i tavoli, momento propizio per buttarmi e chiedere direttamente chi fossero gli scambisti. Apprendevo così che erano i ragazzi seduti al mio stesso tavolo, insospettabili creature dalle innumerevoli lauree e lavori tristissimi di giorno, eroi erotici di notte. Da quella rivelazione a raccogliere informazioni sulle loro preferenze è stato un attimo e la mia attenzione è stata catalizzata da questa giovane coppia che ama ingessarsi.

Cast fetish: l’arte erotica dell’ingessatura

Ebbene sì, assistevo incredula al racconto di una cosa che non conoscevo, mai affrontata in anni di sessuologia clinica, il cast fetish. Chi si dedica all’arte dell’ingessatura, in barba a quanto leggerete in molti articoli su internet, non procede alle immobilizzazioni per riprodurre un danno, non si eccita negli ospedali e non procura al partner lesioni. Al contrario, è attratto dall’immobilizzazione dell’altro e dal prendersene cura.

Questa coppia, infatti, dedica intere sessioni alla costruzione dei gessi. Attività peraltro costosa, che non sempre si conclude con un atto sessuale penetrativo. È più un gioco erotico che prevede la cura dell’altro, costretto a dipendere dal caster, l’ingessatore. Ricordiamo ovviamente a tutti che questo tipo di pratiche prevede che vi siano la condivisione massima delle finalità da parte degli attori e il rispetto di stringenti norme di sicurezza. Il trascendere non è contemplato.

Ciò che mi ha colpito è stato il racconto della preparazione, la ricerca dei materiali e del fine settimana giusto, il dedicarsi a una intimità duratura, fatta di bende, gesso, sensazioni di freddo e caldo sulla pelle, l’immobilità di un arto o dell’intero corpo. Tutto deciso e calcolato per garantire un piacere condiviso a entrambi.

Le ricerche che ho fatto mi confermano che il cast fetish sia poco diffuso in Italia. A differenza di altre pratiche, non vi sono club o raduni di praticanti, o così sembra. La situazione cambia nel nord Europa, dove questo genere di piacere sembra essere più comune e conosciuto. A breve spero di aver modo di intervistare la bellissima coppia e aggiungere altri dettagli a questo primo racconto.

Immagine di rawpixel.com su Freepik