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Nutriamo l’amore: la dieta della fertilità

26 Gennaio 2023

Febbraio, con la festa di San Valentino, è il mese dell’amore. Quale miglior momento, allora, per scoprire e comprendere come possiamo, attraverso l’alimentazione e lo stile di vita, avere un ruolo anche sulla fertilità.

La nutrizione, infatti, può contribuire al benessere dell’apparato riproduttivo sia maschile che femminile. E, di conseguenza, avere un impatto sul benessere di coppia e sul concepimento.

Esiste quindi una dieta pro fertilità? Non esattamente. Ci sono però accorgimenti dietetici da tenere presente in caso di problemi di questo tipo per entrambi i partner, e che possono aumentare le probabilità di concepimento sia in modo naturale che assistito.

Volendo parlare di “dieta per la fertilità”, in linea generale possiamo far riferimento ai principi della dieta mediterranea basata sul consumo di cereali integrali, carni bianche, pesce, frutta e verdura fresca, frutta secca e olio extravergine d’oliva. A questi accorgimenti di base si può associare l’integrazione di acido folico, vitamina B12, zinco e antiossidanti. Ma scendiamo nei dettagli.

Fertilità e nutrizione: i macronutrienti

Un primo aspetto a cui prestare attenzione è il peso. Infatti, un peso eccessivo, così come troppo basso, può ridurre sensibilmente la capacità fertile sia delle donne che degli uomini. Non basta però nutrirsi semplicemente in modo adeguato: la quantità e la qualità dei macronutrienti che scegliamo hanno una notevole importanza e possono fare la differenza.

Tra essi, i carboidrati sono indispensabili per la produzione di energia. Influenzano il metabolismo del glucosio e la sensibilità insulinica, agendo a livello ormonale su androgeni e funzione ovarica. Su quest’ultima un consumo eccessivo può avere un’azione negativa.

Quindi, i grassi: sono l’origine dei nostri ormoni e strutture. Bisogna quindi fare molta attenzione alla loro qualità e quantità. In particolare gli omega 3, derivanti da pesce, frutta secca, semi oleosi, possono aiutare le tempistiche necessarie al raggiungimento dello stato gravidico e migliorare la fertilità maschile. Inoltre, i grassi di buona qualità (olio EVO, avocado, frutta secca, semi) sono necessari per l’assorbimento di vitamine e sostanze nutritive e per stabilizzare i livelli di ormoni e zuccheri.

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Foto: Laker / Pexels.com

Fertilità e nutrizione: i micronutrienti

Per quanto riguarda il legame tra fertilità e nutrizione, non meno rilevante è il ruolo dei micronutrienti. Si consiglia, ad esempio di accrescere il consumo cibi ricchi di flavonoidi (verdura e frutta rosso-viola) che contribuiscono alla formazione dei vasi sanguigni sani, aiutando l’utero a prepararsi all’impianto e contribuendo ad evitare aborti spontanei.

Mangiare cibi ricchi di vitamina B (riso integrale, legumi, soia) aiuta a mantenere un giusto pH del muco cervicale essenziale per la sopravvivenza degli spermatozoi. Tra queste è fondamentale la vitamina B9 o acido folico, implicata nella sintesi del DNA sia spermatico che ovocitario e fondamentale nella maturazione del follicolo. Quindi sia per la buona riuscita della gravidanza, sia per lo sviluppo fetale.

Un alimento, ancora poco conosciuto, che racchiude molte di queste caratteristiche è l’avocado. Ha un alto contenuto di acidi grassi monoinsaturi (MUFA), necessari per la produzione degli ormoni steroidei a partire dal colesterolo e di fibra (importante per la gestione dei picchi e cali glicemici). Inoltre l’avocado contiene vitamina C, antiossidante e fondamentale per il supporto del sistema immunitario, B9, E o alfa-tocoferolo (necessaria per qualità ovocitaria e stimolazione ovarica).

Attenzione a fumo, alcol e caffeina. Il fumo, oltre ai possibili danni alla salute, svolge un ruolo negativo per la qualità dei cicli ovulatori femminili e per quella del seme maschile. L’abuso di caffeina e alcol andrebbe fortemente scoraggiato sia nella fase di concepimento e soprattutto nella fase gravidica per il ruolo teratogeno sul feto.

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