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Meteoropatia: quando il nostro umore va con il tempo

16 Marzo 2023

Quante volte vi è capitato di avere sensazioni o di avvertire sintomi fisici in relazione all’andamento del clima? Una giornata grigia o soleggiata può incidere notevolmente sul nostro tono dell’umore. Non c’è alcuna spiegazione scientifica a questo fenomeno, chiamato meteoropatia.

Con tale termine si indica la presenza di disturbi e sintomi legati alla mancanza del sole, che porta a una alterazione della produzione di alcuni ormoni da parte dell’ipotalamo (la serotonina, il cosiddetto “ormone della felicità”, che se stimolato ci fa provare una sensazione di immediato piacere e benessere), dell’ipofisi, della tiroide (la tiroxina) e del surrene (le catecolamine) che svolgono un ruolo fondamentale nella stabilizzazione del nostro umore.

In alcuni casi i cambiamenti climatici possono portare a una risposta esagerata del sistema nervoso centrale. Ciò spiega il perché le persone ipersensibili alle variazioni del tempo soffrono anche di
ansia e sintomi depressivi. Quindi, maggiore è la presenza di luce, di sole, più elevato sarà il tono del nostro umore e più energico anche il nostro corpo. Questo spiega perché nei paesi del nord Europa le depressioni o i suicidi hanno una maggiore incidenza rispetto agli altri paesi.

Meteoropatia: i principali sintomi e disturbi

I principali disturbi collegati alla meteoropatia sono astenia, nervosismo, irritabilità e disturbi del sonno. Inoltre, le variazioni meteorologiche possono portare alla riacutizzazione di sindromi depressive, ansiose e melanconia protratta.

Esistono anche sintomi passeggeri che non attraversano queste fasi. Per esempio in una giornata particolarmente nuvolosa si può avvertire mal di testa, così come nelle giornate limpide di tramontana il vento può acutizzare sensazioni di nervosismo e irritabilità. Una persona meteoropatica avverte sintomi al primo cambiamento climatico; generalmente questi sintomi si acutizzano per poi diminuire man mano che il tempo di stabilizza o cambia nuovamente.

Colui che per primo tentò di definire la meteoropatia fu lo psichiatra Norman E. Rosenthal nel 1984. Fra i vari sintomi notò infatti che alcuni pazienti tendevano a cambiare umore a seconda delle stagioni. Nello specifico, individuò una forma invernale, in cui i soggetti soffrivano di depressione nei mesi più freddi e bui e una forma estiva in cui le persone sviluppavano ansia durante i mesi più caldi.

Non esistono vere e proprie cure per la meteoropatia. Le tecniche che possono essere utilizzate sono quelle ereditate dal training autogeno, dalla mindfulness o dallo yoga. Tecniche che permettono alla persona di fare un lavoro profondo su sé stessa. Se queste non dovessero rivelarsi sufficienti, possono essere affiancate da un lavoro psicoterapeutico.

Foto: Osman Rana / Unsplash