Leggi due righe e ci butti un occhio. Passano tre secondi, di nuovo. Lo metti in tasca, ogni dieci secondi lo controlli. Nessuna notifica. Non vibra e non si illumina, però noi dobbiamo controllarlo. Non parlo di un gioco, ma del nostro cellulare.
Anche tu hai la sensazione di perdere del tempo, di sentirti rincitrullito o in ansia? Purtroppo, smartphone e smartwatch ci fanno entrare in una vera e propria dipendenza digitale. Premetto (se hai seguito finora la mia rubrica), io sono favorevole al digitale e alla tecnologia, che ci aiutano a vivere meglio ed sono al nostro servizio per ogni mansione. Non sono il male supremo, e questa non è la predica del parente di turno che dice “stai sempre al telefono”. Che a dirlo sia tua zia, la nonna o l’amico, ha ragione. Perché?
Le situazioni sono generalmente queste:
1) Non sei consapevole del problema
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2) Sei consapevole ma è più forte di te.
3) Ne sei consapevole e non sai come affrontarlo.
Foto: Emily Underworld / Unsplash.com
Staccare gli occhi dal cellulare: le app integrate
Innanzitutto, togliamo la questione che il cellulare almeno a tavola non si dovrebbe usare (educazione, eh): ti concedo la foto al piatto e basta. Per quanto riguarda tutto il resto, dovremmo invece analizzare e controllare le nostre azioni con un device in mano. Questione di due minuti, non di più. Fortunatamente lo stesso dispositivo mobile appena disprezzato, che sia un iPhone o un Samsung, ormai ha integrato app per la disintossicazione digitale (digital detox), andando incontro alle esigenze e ai problemi di questa società mai disconnessa da sé stessa.
Su iOS hai l’app Screen Time, mentre invece Benessere Digitale è disponibile su Android. Ti forniscono informazioni utili sul tempo trascorso in app e siti web. Questa funzione crea report di attività giornalieri e settimanali che mostrano il tempo totale trascorso in ogni singola app, il tempo dedicato alle varie categorie di app, il numero di notifiche ricevute e quanto spesso l’utente prende in mano il suo smartphone o tablet.
Inoltre, comprendono il modo in cui le persone interagiscono con i propri dispositivi. Quindi, si può controllare quanto tempo dedicano a un’app o un sito web particolare, oppure a una categoria di app. La funzione che considero essenziale è quella in cui puoi impostare il tempo massimo da dedicare a un’app: quando il limite sta per scadere, l’utente vede una notifica e può quindi smettere di usare l’applicazione.
Digital detox: 3 app che fanno la differenza
Dopo aver visto le applicazioni integrate, ti voglio consigliare 3 app che potrebbero veramente fare la differenza, a volte anche divertendoti.
Forest
La uso da un anno e mi ha aiutato tantissimo. Grazie a Forest gli utenti possono aiutare l’ambiente quando trascorrono meno tempo a guardare i loro schermi. Sin piantano alberi virtuali e si guadagnano monete quando ti disconnetti per un periodo di tempo assegnato.
Dopo aver guadagnato un bel po’ di monete, le puoi spendere piantando alberi veri in alcuni paesi africani: Camerun, Kenya, Senegal, Uganda, Tanzania. La cosa che amo è che Forest ti rimprovera anche se non riesci a rimanere offline, tipo la mamma. Ma stavolta diamole retta. Soluzione alternativa gratuita è Flora.
Clockwork Tomato
Clockwork Tomato è un’applicazione per la gestione del tempo. Si basa sulla cosiddetta tecnica del pomodoro, ossia un metodo che permette di migliorare la produttività dividendo il tempo di lavoro in sessioni da 25 minuti, separate da piccole pause.
Stay Focused
Un’app di tracciamento di autocontrollo, produttività e utilizzo delle app che ti aiuta a concentrarti limitando l’uso di app, siti web e parole chiave, che puoi bloccare in base alle condizioni da te definite. Oltre al blocco del sito web e delle app, puoi anche impostare limiti sull’utilizzo complessivo del telefono.
La lista è finita, Io qualche consiglio per staccare gli occhi dal cellulare te l’ho dato e spero possa aiutarti. Lo so, è difficile vivere senza tecnologia, soprattutto per alcuni lavori, ma essere costantemente raggiungibili è qualcosa che va superato. Forza e coraggio, fai il primo passo.
Foto in alto: Rodion Kutsaev / Unsplash.com
