Quante volte avete pensato che sarebbe bello rallentare i nostri ritmi di vita per poterci godere il momento?
Lavoro e impegni familiari, spesso, ci fanno sacrificare quello che realmente ci piacerebbe fare. Come leggere un libro, bere una tisana senza dover guardare l’orologio o indugiare in un luogo senza dover sottostare ad orari prestabiliti.
Negli ultimi venti anni, si è osannata la premura su più fronti. Dall’alimentazione consumata nei fast food, alla pubblicità che ci impone il “tutto e subito”, alla ricerca di una comunicazione più veloce tramite i social network. O i messaggi vocali, che spesso preferiamo alle telefonate. Per non parlare del lavoro, che ci impone obiettivi sempre più stretti. Tutto ciò, anziché facilitarci la vita, in realtà crea delle problematiche sulla nostra salute mentale, generando ansia e depressione.
La pandemia da Covid-19 ha imposto, in qualche modo, una battuta d’arresto a questa frenesia. Innanzitutto, è stato introdotto un modo nuovo di svolgere il proprio mestiere: lo smart working. Restando a casa, abbiamo esercitato le nostre mansioni come se stessimo in ufficio, generando in noi meno ansia, visto anche l’ambiente familiare in cui ci siamo trovati. Il nostro modo di socializzare si è trasformato grazie all’aiuto della tecnologia. Data l’impossibilità di poterci incontrare di persona, abbiamo dato il via a lunghissime e divertenti videochiamate. Tutto ciò ci ha fatto riscoprire uno stile di vita sano e moderato.
Lo slow living enfatizza approcci più lenti in tutti gli aspetti della quotidianità, a partire dal cibo. Si prediligono produzioni artigianali anziché industriali. Si lavora in modo meno affannoso, senza pretendere da se stessi che tutto venga svolto nel minor tempo possibile. O semplicemente la voglia di godersi i piccoli piaceri della vita, come un pranzo tra amici, la lettura di quel libro che sta da troppo tempo sul nostro comodino; di riappropriarsi di quei rituali che avevamo messo da parte, come sorseggiare un bicchiere di vino ascoltando la nostra musica preferita; di concederci quel bagno caldo di un’ora, invece di una doccia frettolosa.
Slow living è rallentare i nostri ritmi di vita, trovare il proprio ritmo, procedere verso un obiettivo e metterci il tempo che serve. Significa fare meno, ma farlo meglio ed emozionarci di più. È un modo di essere, di fare, di pensare e di amare. È vivere rallentando la quotidianità, per dedicarci a quei valori che per noi contano. In virtù di questo, se possiamo trovare un lato positivo alla pandemia, il riappropriarci di quei tempi che avevamo messo da parte è sicuramente una bella conquista.