L’architetto genovese Renzo Piano è una leggenda vivente del panorama artistico mondiale. Già premio Pritzker nel 1998 – è uno dei due italiani vincitori di quello che è noto a tutti come il “Nobel dell’architettura”, l’altro fu Aldo Rossi nel 1990 – è ancora oggi tra i più brillanti e prolifici progettisti contemporanei.
All’età di 84 anni, l’autore del Centre Pompidou di Parigi e dello Shard di Londra, dell’aeroporto di Kensai (Osaka) e del grattacielo del New York Times, della riqualificazione del Porto di Genova e della Potsdamer Platz di Berlino, non ha di certo appeso la matita al tecnigrafo, continuando invece a progettare nell’ultimo decennio quelle che, con ogni probabilità, passeranno alla storia come le sue opere più mature, sunto di un pensiero architettonico rincorso ed elaborato per una vita.
Ed è dunque inevitabile partire menzionando il viadotto di Genova-San Giorgio, l’opera che nel 2020 ha preso il posto del tristemente noto Ponte Morandi, crollato nel 2018. E che, in soli due anni, è stato rimpiazzato dalla semplice e decisa linearità della nuova infrastruttura.
Palazzo del Parlamento, La Valletta, Malta.
Renzo Piano: le opere recenti
Tra le opere recenti di Renzo Piano spicca il Palazzo del Parlamento di La Valletta, parte di un più ampio intervento di riqualificazione della capitale maltese che ha compreso anche il vecchio Teatro Reale e il City Gate, la nuovissima porta d’accesso alla città.
I volumi pieni del progetto di Malta, in cui la pietra calcarea locale gioca un ruolo preponderante, sono in completa antitesi con le leggere vetrate del Centro Culturale Stavros Niarchos di Atene, altro fresco intervento di Piano nel Mediterraneo. E l’ampio uso di facciate vetrate è un marchio di fabbrica scelto per altre due nuove opere: il Tribunale di Parigi e le due torri residenziali a New York note come 565 Broome Soho.
Tante anche le realizzazioni in Italia per il senatore a vita (lo è dal 2013): dalla riqualificazione di Piazza Fabrizio De André a Tempio Pausania (Sassari) al Waterfront di Levante, progetto di riconversione del porto antico di Genova, fino all’ultimo lavoro in ordine di tempo, l’ISMETT 2 di Carini (Palermo), ossia la sede dell’Istituto Mediterraneo per Trapianti e Terapie ad alta specializzazione che sorgerà a pochi passi dal capoluogo siciliano. E scusate se è poco.
Centro Culturale Stavros Niarchos, Atene / Foto tratta da Floornature.it.
ISMETT 2, Carini (Palermo).
