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I pasticceri del Team Italia alla Coppa del Mondo

3 Marzo 2023

Lione, 20-21 gennaio 2023. Un luogo e una data che rimarranno impressi per sempre nella memoria di Martina Brachetti, Alessandro Petito e Jacopo Zorzi. Loro sono i pasticceri del Team Italia, che hanno conquistato il terzo posto sul podio della Coupe du Monde de la Pâtisserie.

Nella grande arena del Sirha di Lione, importante fiera del settore Food and Beverage, si sono sfidate 17 nazionali da tutto il mondo, presentando o a una giuria internazionale la propria pièce dedicata al tema del cambiamento climatico. Nelle dieci ore di gara, ogni squadra ha realizzato un dolce al cioccolato, un dessert al piatto, un semifreddo di frutta, un lollipop da mangiare in uno o due morsi e tre sculture di cioccolato, zucchero e ghiaccio.

Il desiderio di partecipare alla Coppa del Mondo di Pasticceria parte da lontano – racconta Jacopo, candidato per il cioccolato – Per me è stato il desiderio personale di mettersi alla prova in una competizione che porta a confrontarti soprattutto con i tuoi limiti”. Il percorso di un aspirante campione del mondo di pasticceria inizia con la partecipazione alle selezioni nazionali in una delle tre discipline: ghiaccio, zucchero e cioccolato. “Noi siamo stati i primi classificati di ogni categoria. Dopo le selezioni nazionali, siamo stati convocati dal Club Italia nel quale abbiamo iniziato il percorso di preparazione, accompagnati dall’esperienza di campioni del mondo di pasticceria e commissari tecnici”, aggiunge.

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Un anno di ricerca, prove e allenamenti per il Team Italia 2023

Nel primo periodo tutti e tre abbiamo continuato a lavorare – spiega Martina, candidata per il ghiaccio – ma ci incontravamo ogni 12-15 giorni per portare avanti la fase di sviluppo con un progettista 3D e tutto il Club Italia, con il quale abbiamo disegnato e creato il progetto da zero”. Si inserisce Alessandro, candidato per lo zucchero: “A fine luglio ci siamo trasferiti a Brescia in CAST Alimenti, la scuola che ci ha ospitati fino alla gara, dove lavoravamo circa 18 ore al giorno. Ci svegliavamo alle 6, facevamo colazione e entravamo in aula. A volte uscivamo alle 2 di notte. Poi, gli ultimi due mesi sono stati dedicati alle prove a tempo, ovvero alle simulazioni delle 10 ore di gara”.

Martina, Alessandro e Jacopo hanno lavorato intensamente per perfezionare ricette, gusti, stampi e ogni dettaglio, compresa la base, della pièce. Jacopo sottolinea: “La Coppa del Mondo è un po’ come la ‘Fashion Week’ della pasticceria. Si portano le innovazioni che negli anni successivi faranno tendenza. Per esempio, per la torta gelato abbiamo sviluppato una meringa sferica fatta 100% di polvere di pistacchio, per il dessert al cioccolato un babà sferico e le creme da assemblare a strati senza l’uso del freddo, per il dessert al piatto una cialdina trasparente serigrafata con la decorazione floreale”.

Tra i pezzi artistici, la scultura di ghiaccio è stata la vera sfida di Martina: “Io avevo fatto la selezione con la scultura di cioccolato scolpita a mano, perché nell’edizione precedente avevano eliminato il ghiaccio dalla competizione, salvo poi inserirlo di nuovo! Mi sono messa in gioco, imparando a usare un’arte per me totalmente nuova, e, grazie al sostegno dei campioni del mondo Andrea Restucci e Fabrizio Donatone, sono riuscita a non deludere il team”. “La sfida più grande è stata il distacco da casa – confessa Alessandro – Nei sei mesi lontano dalla famiglia, non solo abbiamo vissuto insieme, ma facevamo tutto insieme. Questo ci ha insegnato che nella Coppa del Mondo non è il singolo, ma la squadra a fare la differenza. Abbiamo capito che siamo collegati l’un all’altro e solo con un grande spirito di squadra siamo riusciti a portare Team Italia sul podio per il quindicesimo anno consecutivo”.

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Dopo la Coupe du Monde de la Pâtisserie

Partecipare alla Coppa del Mondo della Pasticceria per il Team Italia stata un’esperienza fantastica. “Ora che siamo tornati alla normalità, abbiamo ritrovato i progetti che avevamo messo in stand by, ma stiamo già pensando al futuro: quest’anno ci siamo accontentati del terzo posto, ma vorremmo riprovare con la Coppa del Mondo – rivela ridendo Alessandro, mentre Jacopo aggiunge: “Si lavora sempre uno step alla volta. Potremmo affrontare di nuovo questo bellissimo percorso, che ti dà una crescita personale e professionale incredibile“. Martina è d’accordo: “Anche io sto considerando di partecipare alla prossima Coppa del Mondo. Sicuramente questa volta me la vivrò con meno stress… e potrò godermela di più!

Martina, Alessandro e Jacopo sono tre giovani talentuosi pasticceri, disposti a mettersi in gioco per sfidare i propri limiti: “Questo lavoro lo devi proprio amare – riflette Alessandro – La professione del pasticcere è un lavoro molto duro. Anche il mondiale, voi avete visto la parte bella (ride), ma noi sappiamo che non è stato semplice. Lo rifarei? Sì, cento volte, perché abbiamo amore per questo”. Jacopo aggiunge: “C’è molto sacrificio e non ci sono scorciatoie. Si raggiunge l’obiettivo un passo alla volta. Guardandomi indietro mi rendo conto che non ho mai mollato un colpo. Non è semplice: soprattutto negli ultimi anni, nella pasticceria c’è molta matematica, chimica, tanto pensiero e molto studio, però se ci sono la determinazione e la passione è molto bello”.

E Martina conclude: “Penso che sia uno dei lavori più soddisfacenti al mondo, perché è stimolante e creativo, ti permette di esprimerti lavorando materia viva e di spostarti per il mondo facendo quello che ami. Ma ci vogliono coraggio, impegno e determinazione. Bisogna saper guardare sempre allo step successivo e al nuovo obiettivo, perché ci sarà sempre una nuova vetta da scalare, ancora più alta”.

Foto fornite e autorizzate da Jacopo Zorzi